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XXXII° Consiglio (30 settembre 2013)

Consiglio molto denso di argomenti. Innanzitutto l’approvazione del piano finanziario e delle tariffe per il servizio rifiuti (Tares). Il piano totale è di circa 840.000 euro, e pesa per il 65% sulle utenze domestiche. Circa il 42% della tariffa è rappresentata da una quota fissa, il 57% circa da una quota variabile. Poiché la quota variabile è calcolata sul numero di svuotamenti del bidone per il rifiuto secco, è importante conoscere il numero di bidoni già compresi nella quota fissa. Per nuclei di 1, 2, 3, 4 persone, il numero di bidoni già compreso nella quota fissa semestrale è rispettivamente di 2, 4, 6, 7. Ogni svuotamento supplementare costa circa 2,5 euro a bidone, indipendentemente dal suo peso.

Mediamente le tariffe sono aumentate per le famiglie monocomponente, mentre dovrebbero lievemente diminuire per gli altri. La vera batosta arriverà per le attività commerciali che producono più rifiuti, ovvero ospedale, case di riposo, supermercati. A Volta in media il “porta a porta” costa 114 euro ad abitante, contro una media mantovana di 124 euro. Nel nostro comune la differenziata, dopo essere scesa al 63%, oggi supera l’80%. Non è male.

Il Consiglio ha poi approvato le aliquote Imu: la prima casa passa dallo 0,4 allo 0,55, gli altri immobili dallo 0,7 allo 0,96. Rimane invariata l’aliquota del 2 per i terreni agricoli.

Sono stati definiti i valori di mercato delle aree fabbricabili ai fini imu e sono di 100 euro/mq per le aree convenzionate e di 40 euro/mq per le non convenzionate.

Si è votato anche il programma delle opere pubbliche per il triennio 2013 -2015, che sembra sempre più un libro delle favole che un piano  d’intenti. Approvato anche il bilancio di previsione.

Dulcis in fundo, è stato adottato piano cimiteriale, poiché la Regione obbliga i comuni a dotarsi anche di questo strumento. Dagli studi effettuati emerge una tendenza progressiva alla riduzione nella disponibilità di posti. Visto che l’immortalità non è al momento un’opzione percorribile, nel lungo periodo dovranno diminuire i rinnovi delle tombe e si dovrà procedere ad un estensione del numero delle stesse. Ho osservato che forse andrebbe valutata anche l’alternativa di una struttura per la cremazione.

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XXXI° Consiglio (29 agosto 2013)

Consiglio comunale convocato d’urgenza per ratificare le dimissioni della  Maria Chiara Morandini, che dopo tre anni di assenza ha deciso di abbandonare il Consiglio.

Dimissioni tardive, che mostrano anche quanto sia assurdo convocare un consiglio ad hoc per procedere alla sua sostituzione, proprio in virtù del fatto che da circa tre anni la sua assenza è ben nota. Ma è uno dei tanti nonsense della legge italiana che nel testo unico 267/2000, recita: “Le  dimissioni  dalla  carica  di  consigliere… devono  essere  assunte  immediatamente  al protocollo  dell’ente… Il  consiglio,  entro  e  non  oltre dieci giorni, deve procedere alla surroga dei consiglieri dimissionari”. Al suo posto entra Elena Frigerio.

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XXX° Consiglio (25 luglio 2013)

Consiglio comunale convocato solo per sanare, speriamo definitivamente,  il progetto di lottizzazione di via Sordello. Il nuovo atto dovrebbe consentire di bypassare tutti i rilievi emersi nei mesi scorsi.

Come noto, l’area in oggetto  rappresenta un atterraggio delle cubature scaturite dall’abbattimento dell’ex Levoni. Nei mesi scorsi erano stati imposti degli stop all’avvio dei lavori, anche in virtù delle manovre ostative operate dalla Minoranza che, seppure all’opposizione, dovrebbe operare per il bene del paese. L’obiettivo primario sembra invece quello di distruggere quanto realizzato dall’Amministrazione.

Molti preferivano avere il casermone rosso dell’ex prosciuttificio, io no. L’edificio simbolo dell’ecomostruosità morenica andava abbattuto ed è giusto che chi ha investito nell’intervento, dando peraltro lustro al piazzale del castello e al centro storico di Volta, porti a termine l’operazione.

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XXIX° Consiglio (6 giugno 2013)

“Se il dio egizio si fosse fatto la piramide di eternit,
col cavolo che gli profanavano al tomba!

(A. Albanese)

È stato adeguato il regolamento di gestione dei rifiuti urbani alla normativa nazionale che istituisce la tassa Tares, in luogo delle vecchie Tarsu e Tia. Dal 1 luglio per il rifiuto secco dovremo utilizzare il nuovo bidone con microchip. La parte variabile della tassa rifiuti è infatti calcolata sul numero di svuotamenti del nuovo bidone. Conviene pertanto esporlo per lo svuotamento solo quando è completamente pieno. Sull’approvazione del regolamento la Minoranza si è astenuta.

È stato modificato il regolamento comunale, per disciplinare con più precisione le adunanze ordinarie e le straordinarie e per sancire che in assenza di Sindaco e Vicesindaco, la presidenza sia affidata ad un assessore consigliere anziché al consigliere che ha ottenuto più voti. Io e la Minoranza abbiamo espresso voto contrario. Innanzitutto perché con questo regolamento si istituisce la seconda convocazione, come fossimo in un condominio, solo per sanare l’anomalia di consiglieri che da anni non si presentano alle sedute (lasciarli a casa no, eh?). Poi vengono ristrette le modalità di accesso alla documentazione da parte dei consiglieri stessi… alla faccia della trasparenza.

Approvati in via definitiva due piani attuativi (Montesino e Fontaine Srl), con la semplice astensione della Minoranza.

Infine il sindaco ha risposto all’interrogazione di “Ingegno Per Volta” che polemicamente richiedeva di intervenire sull’eternit dell’area ex Vannini. Riporto di seguito il testo integrale della risposta, letto durante il Consiglio e avente carattere di atto pubblico.

 — o —

“Io mi domando con che coraggio la minoranza, nonché amministrazione precedente, faccia un’interrogazione sui tetti in amianto della Ex Vannini, quando la pericolosità degli stessi è nota fino dagli anni ‘90 e lo stato del suddetto immobile permane pressoché inalterato dagli anni 2000.

Dov’erano questi amministratori e dove volgevano i loro sguardi: sulla bonifica e sulla lottizzazione di Colle Fiorito?

Mai nessuno di loro aveva pensato di indirizzare le proprie energie alla bonifica dell’ambiente? Era più rappresentativo indulgere nell’arredo urbano quale la fontana, nel ripristino di una piazza (con quale risultato lo vedono tutti), nel creare nuovi appartamenti in quello che era l’unico polmone verde del centro paese (il giardino del Nido Traverso).

In quattro anni di questa amministrazione, con le ripetute presentazioni al pubblico del PGT, nessuno della minoranza si è reso conto che questa operazione di bonifica è già stata prevista, attraverso il meccanismo perequativo che comporta la demolizione dell’Ex Vannini, come per altro è già avvenuto per la Tintoria dei Savi e per l’Ex Levoni?

E, se di questo si è resa conto, da un lato cerca di bloccare i lavori di smantellamento delle strutture e il trasferimento dei volumi con denunce in procura e ricorsi al TAR, dall’altro fa interpellanze al comune per la bonifica ambientale.

Ci fa o ci è?

In qualità di sindaco posso affermare che,  se la minoranza non si prodigherà affinché questa operazione venga bloccata, è intenzione da parte di questa amministrazione che la demolizione e la bonifica degli edifici interessati possano avvenire durante il periodo di assenza scolastica..

Sarebbe auspicabile da parte dell’opposizione una minore vis polemica ed una più attenta valutazione delle cose.

Relativamente alle richieste fatte posso riferire che:

Essendo il cespite di proprietà privata non sappiamo se è stato censito all’ASL ed iscritto nel PRAL Regionale in base alla Legge Regionale n. 17 del 29/09/2003, iscrizione per altro già dovuta dal 1992 ai sensi dell’art 12 della legge 257 del 1992;

L’Amministrazione, dopo contatti verbali ha inoltrato una raccomandata alla proprietà sollecitando il rispetto della convenzione urbanistica in atto;

L’amministrazione, in ottemperanza alla Legge Reg n.14 del 31 luglio 2012 e dell’art 5 si attiverà di concerto con l’ASL per la bonifica del tetto in Eternit.”

Il sindaco

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XXVIII° Consiglio (29 aprile 2013)

“A parte le Guerre Puniche, mi viene attribuito veramente tutto”

(G. Andreotti)

Nel Consiglio di fine aprile è stato approvato il Rendiconto dell’esercizio finanziario 2012.

Come noto, l’elemento essenziale è che pur mantenendo un avanzo di amministrazione positivo, superiore ai centomila euro (il Comune non è in rosso!) è stato sforato il Patto di Stabilità.

Il Patto di Stabilità è l’accordo che lo Stato Italiano ha assunto con gli altri Stati Europei, in sede comunitaria, in base al quale anche i Comuni devono contribuire alla riduzione del debito pubblico nazionale, osservando, di anno in anno, regole sempre più restrittive. Regole che mettono in difficoltà gli stessi Comuni nella realizzazione della programmata attività a favore della cittadinanza. Paradossalmente, per molto tempo il Comune ha avuto i soldi per finanziare nuove opere, ma di fatto, non le ha eseguite poiché successivamente non avrebbe potuto pagarle per rispettare quel limite dettato dal Patto.

È ovvio che questo sistema ottuso restringe l’autonomia del Comune impedendo sia di realizzare nuove opere pubbliche, sia di effettuare interventi di manutenzione straordinaria che le infrastrutture richiedono in maniera sempre più urgente.

Benché non siano ancora note le modalità per rientrare dallo sforamento, certamente ciò comporterà una riduzione dei trasferimenti ordinari da parte dello Stato, il divieto di assunzione di nuovo personale e l’impossibilità di contrarre nuovi mutui (il limite di indebitamento per mutui è già stato comunque pressoché raggiunto).

I motivi principali dello sforamento risiedono nelle mancate entrate, soprattutto per quanto concerne la cessione di volumetrie. Di certo qualche responsabilità da parte dell’Amministrazione c’è. Se non altro per aver male valutato proiezioni e previsioni.

È stato poi ufficializzata l’acquisizione al patrimonio comunale dell’area “Recupero Porta Sud”. Gli spazi che ospitavano gli edifici dell’ex Tintoria dei Savi, demoliti e bonificati, appartengono ora al Comune che dovrà riconvertirli in spazio pubblico. Una delle ipotesi è quella di approntare lì la nuova area feste. Anche su questo punto, inspiegabilmente la Minoranza si è detta contraria.

exTintoria

L’area oggetto di bonifica e acquisizione

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XXVI° Consiglio (26 marzo 2013)

Se volete sapere cosa si dice di voi in vostra assenza,
ascoltate ciò che si dice degli altri in vostra presenza

(J.B. De La Borde, Pensieri e massime, 1791)

Il Consiglio Comunale della scorsa settimana ha riguardato l’adozione di due Piani Attuativi per l’area adiacente a Via Sordello. Si tratta di variazioni che sanano alcuni vizi di forma evidenziati nei mesi scorsi e divenuti oggetto di accese polemiche da parte della Minoranza.

Minoranza che in fase di adozione di queste adozioni non ha proferito verbo.

Paradossalmente la Gazzetta, pur non essendo presente alla seduta, ci ha fatto un bell’articolo. Sballato, parziale, costruito probabilmente racimolando qua e là informazioni di terza mano, inviate da qualche consigliere deluso. Professionalità di provincia.

La Gazzetta scrive che l’Opposizione ha espresso voto contrario ai provvedimenti, in realtà si è astenuta. Fa poi la morale alla Maggioranza, elencando i consiglieri assenti ma dimenticando le defezioni della Minoranza.

A Francesco Romani, che firma gli articoli della Gazzetta di Mantova su questo argomento, suggerisco di partecipare al Consiglio per dare più attendibilità alle informazioni (qualcuno potrebbe addirittura leggerle). A chi gli passa il temino da pubblicare per conto terzi, suggerisco di non tralasciare troppi dettagli… c’è sempre qualcuno che poi pensa male.

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XXV° Consiglio (29 novembre 2012)

“Anche il miracolo ha i suoi limiti”

(C.Viviani – Pensieri per una poetica della veste)

In questa seduta si è inspiegabilmente interrotto l’Aventino della Minoranza. C’eravamo lasciati con la diserzione del Consiglio, in attesa di risposte dal Sindaco sui polveroni sollevati dai dépliant promozionali dei giorni scorsi. Invece lo sciopero della parola si è stoppato all’improvviso, senza alcun intervento da parte del primo cittadino. Il pubblico, accorso numeroso, ha gridato subito al miracolo: la resurrezione della Minoranza.

Ma gli scettici e gli atei hanno presto fornito una spiegazione plausibile per questo sciopero intermittente. All’ordine del giorno figurava infatti la costituzione della società con Curtatone e Virgilio per la gestione delle farmacie comunali: occasione troppo ghiotta per l’Opposizione, per aizzare il pubblico di cittadini di Cereta presente in aula.

Ma anche stavolta è andata male. Il consulente esterno che si è occupato dello studio per la sostenibilità economica delle strutture, ha sciorinato dati impietosi ed inappellabili.

Bertaiola, tra le proprie motivazioni, ha sostenuto che una farmacia a Volta contribuirebbe all’inquinamento atmosferico, poiché gli abitanti di Cereta dovrebbero continuare ad utilizzare l’auto per recarsi in farmacia. Al di là del fatto che una farmacia a Cereta potrebbe costituire lo stesso problema per chi da Volta si reca nella frazione, perché la stessa attenzione alle emissioni di Co2 non è stata posta quando è stato disegnato il piano dei sensi unici? Che uno per andare a fare la spesa deve attraversare due volte il paese?

All’argomento ho già dedicato il post “farmacia canaglia” e non vale la pena dilungarsi ulteriormente.

Gli altri punti all’ordine del giorno sono stati l’assestamento generale di bilancio e l’estinzione parziale (circa 100.000€) di un mutuo contratto nel 2008 dalla precedente Amministrazione.

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XXIII° Consiglio (25 ottobre 2012)

Pronti e via. In apertura di seduta consiliare, il gruppo Ingegno per Volta improvvisa una dichiarazione con la quale abbandona l’aula per protesta. Fino a quando il sindaco non darà risposte sulla farmacia di Cereta e sull’acquisizione dell’area ex Vannini, la Minoranza (non so se si debba continuare ad usare la “M” maiuscola) diserterà il Consiglio.

Mi chiedo, e vi chiedo: siamo sicuri che il vero motivo della protesta sia la ricerca di risposte ufficiali da parte del sindaco? Non sarebbe più utile alla causa proporre un’interpellanza scritta, alla quale il sindaco stesso avrebbe l’obbligo di rispondere?

Il fatto è che un’interpellanza sarebbe poco eclatante e la campagna elettorale, iniziata ufficialmente con questo gesto d’artificio, non potrebbe avere lo stesso solenne tono.

Nella seduta è stato esaminato ed approvato il Piano del diritto all studio per l’anno 2012/2013. Ricalca le linee del Piano precedente e mantiene invariate le tariffe. Contestualmente è stato previsto l’acquisto di lavagne interattive in ogni aula.

Col secondo ordine del giorno, sono state confermate le attuali aliquote IMU. Molti Comuni hanno incrementato l’aliquota del secondo pagamento, Volta non prevede aumenti di sorta e le aliquote rimangono fissate ai valori di base indicati dal Ministero.

Se la Minoranza fosse rimasta in aula cosa avrebbe votato sull’IMU? A favore, screditando le proprie dichiarazioni apparse sui volantini dei giorni scorsi? Oppure avrebbe dato voto contrario, certificando che il “non aumento” dell’IMU non risulta gradito? Beh, come dargli torto: molto meglio andarsene a casa e non votare affatto.

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XXII° Consiglio (11 ottobre 2012)

Seduta breve per confermare la nomina di Marchesini al ruolo di Revisore dei conti e per approvare la convenzione “Distretto burocrazia zero”. La convenzione prevede la centralizzazione dei servizi informatici (server, etc…) da parte di 22 comuni mantovani. I comuni spenderanno complessivamente 625.000 euro e 400.000 saranno erogati dal Ministero. L’obiettivo è evidentemente quello di abbattere le spese che ogni municipio attualmente investe per contro proprio. La convezione ha scadenza 31.12.2013

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XXI° Consiglio (27 settembre 2012)

Piccola variazione di bilancio per spostare il contatore della ex Levoni. L’operazione permette di mantenere un allaccio di ben 50kw che potrà tornare utile in futuro per attività pubbliche organizzate in quel luogo. L’alternativa era quella di eliminare l’allacciamento. Voto favorevole della sola maggioranza.

Sarà acceso un nuovo mutuo (1.400.000 euro) per il recupero dell’ex Municipio. Come noto il progetto prevede la completa ristrutturazione dello stabile e l’insediamento della biblioteca. Nella stessa variazione si annota la sostituzione di tutte le vecchie caldaie comunali, con impianti nuovi “a condensazione”.

Per anni le auto sequestrate sono state depositate (o meglio “dimenticate”) in una rimessa privata che oggi presenta un conto salato: 18.000 euro.

È stato accertato nuovamente il rispetto degli equilibri di bilancio.

Vediamo lo stato delle opere pubbliche. La riqualificazione di via Fosse, conseguente al recupero delle mura del castello, è in corso d’opera. Sono terminati i lavori di ripavimentazione di via Chiesa e via Carceri, così come è stata ultimata la ciclabile via Custoza – via Folengo e quella in fregio al canale Virgilio. Iniziati i lavori nell’ala nord di palazzo Cavriani, mentre è concluso il restauro della sala delle Fatiche di Ercole. Per l’ex sede municipale (descritta poc’anzi) sarà disponibile a breve il progetto definitivo. Infine è terminato l’abbattimento dell’ex salumificio Levoni. Tanta roba, ma Minoranza contraria.

All’unanimità è stato affidato lo smobilizzo dei crediti vantati dai fornitori al Banco Popolare, che già fornisce i servizi di tesoreria: il Comune non pagherà alcuna commissione.

Approvato in via definitiva, dopo la delibera di giugno e dopo i pareri favorevoli degli enti supervisori, il piano attuativo di via Sordello (perequazione Levoni).

A Vicari è stata affidata la delega alla Protezione Civile. Adottato infine il piano attuativo (angolo via del Tricolore – via Po) per una piccola perequazione derivante dall’imminente abbattimento dello stabile ex Tintoria dei Savi.

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