Archive for category Buona Forchetta

Buona forchetta – Agriturismo Prandonino

Classico agriturismo nel mezzo delle campagne, a poche centinaia di metri dal Mincio, in una corte ristrutturata. Pochi i coperti; assai preferibile la sala sulla sinistra, che probabilmente in origine era la stalla della tenuta. Il soffitto a volta e le tovaglie a quadrettoni restituiscono un’atmosfera decisamente contadina.
Antipasto classico ed unico, a base di salumi, polenta e giardiniera. Tra i primi meritano attenzione i garganelli speck e asparagi o i canederli. Mi dicono, ma non l’ho provato, che sia suntuoso il petto d’oca al pepe. Dolci ottimi e abbondanti. Vino solo della casa, discreto, ma non eccelso.
Insomma poche pretese, ma buona qualità.
L’aspetto più sensazionale è il prezzo: antipasto, primo e dolce… 11€.
Mezzo punto in più per la straordinaria convenienza: si spende meno che in pizzeria.
Voto finale: 7,5

Agriturismo Prandonino, loc. Prandonino – Ponti s/Mincio (Mn)

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Buona forchetta – Osteria Ai Vini

Atmosfera da vecchia osteria del vino, riadattata all’esigenza moderna di proporre portate una ristorazione completa. Ecco che accanto alle numerose e pregiate bottiglie, appaiono le tinte pastello dei ristoranti classici.

Al centro della sala un tavolo di pietanze (verdure, formaggi e affettati) accoglie l’ospite per un variegato antipasto al buffet. Consigliabile.

Poche scelte tra i primi e i secondi: buoni, ma molo salati, i maccheroni di farina integrale con acciughe, peperoni e ricotta affumicata. Tra i dolci da segnalare la torta alle noci con gelato alla vaniglia.

Carta dei vini discreta, con molte etichette piemontesi.

Prezzo inadeguato; antipasto, primo non abbondante, dolce e caffè: 29€.

Noi siamo andati a pranzo, forse di sera offre di più.

Voto finale: 5,5

Osteria Ai Vini, Lago dei Cavallazzi, 4 – Novara

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Buona forchetta – Osteria Tripoli

Ottimo connubio tra la trattoriaccia di paese e il ristorante ben curato. I pochi coperti garantiscono un’atmosfera intima e tranquilla.

Ai piatti della tradizione mantovana si affiancano proposte sperimentali ed innovative: ottimi i tagliolini verdi al baccalà, olive e capperi. Molto buono ed abbondante l’antipasto con gnocco fritto e salumi. Se vi capitasse di ordinarlo, tenete conto che le porzioni sono massicce. Dolci squisiti e soprattutto inconsueti.

Non c’è vino sfuso, ma solo qualche proposta al bicchiere e una valida carta dei vini. Consiglio le etichette mantovane, visto che le cantine in elenco (Ricchi, Prendina,…) sono una garanzia. Io ho scelto la strada del Greco di Tufo, ma me ne sono pentito.

Gnocco fritto con salumi, primo piatto, dolce, vino, caffè e grappa sono costati all’incirca 28 €. Sarebbe un sette e mezzo pieno, ma nel menù ho faticato a trovare piatti che mi piacessero ciecamente. Per questo tolgo egoisticamente mezzo punto.

Voto finale: 7

N.B. hanno un’ampia selezione di birre, molto interessante. Non è da sottovalutare l’idea di una cena accompagnata da vari tipi di birre.

Trattoria Nuova Osteria Tripoli, via Folengo, 37 – Tripoli di San Giorgio (Mn)

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Buona forchetta – Fontanabroccola

Dall’esterno, giunti al parcheggio, si ha l’impressione di un agriturismo di recente fattura, immerso nel verde delle campagne, ai piedi degli Appennini parmensi. Basta varcare la porta d’entrata per capire che si tratta di un ristorante molto curato. Molta attenzione per il servizio, con tre bicchieri in tavola, pane sempre caldo e salvagoccia per le bottiglie. Decisamente consigliabili gli antipasti di salumi (su tutti il culatello), mentre tra i primi ci sono piaciuti, benché in dosi un po’ scarse, i tagliolini al tartufo e le caramelle allo zafferano e verdure. Vino solo in bottiglia: la carta offre diverse opportunità, anche se ci sono poche etichette sotto i 20€. Il lambrusco “le viole” e il gutturnio “la posa” sono un buon compromesso, ma nulla di trascendentale. Buoni, ma ancora un po’ scarsi, i dolci. Spicca per la qualità, certamente meno per la quantità. Con antipasto, primo e dolce abbiamo pagato 30€: il punteggio finale non può che risentirne.

Voto 6,5

Ristorante Fontanabroccola – Loc. Salsominore Passionasse, Salsomaggiore Terme (PR)

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Buona forchetta – Salice

  

Agriturismo nuovo, con arredamento “finto-antico”, nel mezzo della campagna.

Buono il giro si antipasti con salumi e verdure varie, anche se la polenta con i funghi è da dimenticare. Non c’è una grandissima scelta di piatti, perlopiù “classicissimi” della tradizione mantovana, mentre le quantità sono piuttosto abbondanti. Non mi hanno convinto i maccheroncini panna, speck e radicchio.

Non credo esista una carta dei vini, ad ogni modo il rosso sfuso è potabile, nulla di più.

Onesto il prezzo: antipasto, primo e dolce, bevande e caffè… 20€

Voto 6

 

Agriturismo Salice – Via Confine Solferino, Grole di Castiglione d/S (MN)

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Buona forchetta – Hosteria dei Canossa

Tra le migliori ambientazioni. Atmosfera antica e nobile, tra pietre a vista e schiere di bottiglie pregiate. Si respira tranquillità e riservatezza.

Si possono trovare i piatti della tradizione mantovana o ricette un po’ più “nazionali”. Discreti i maccheroncini ai porcini e radicchio. Buono, ma quantitativamente scarso il filetto: nel dubbio scegliete quello al pepe, non quello all’aceto balsamico.

La carta dei vini è molto ampia, ma non aggiornatissima. Ci sono etichette del 2004, che il cameriere vi dirà essere “del 2005, anzi no… del 2006”; ma il prezzo non diminuisce. Non c’è vino sfuso, dettaglio importante per chi è certo di non finire la bottiglia. Io consiglio i vini della zona, di cui c’è ampia scelta (La Prendina, Ricchi, etc…). Dolci ottimi.

Caro il conto, soprattutto in funzione delle quantità. Un primo a testa, un solo secondo e dolce per entrambi sono costati 37€ a testa.

Voto finale: 5,5

Vinoteca Hosteria dei Canossa, vicolo Albergo, 3 – Mantova

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Buona forchetta – Cogola

Se state vagando senza meta dalle parti di Folgaria, alla ricerca di un buon posto per pranzare, il ristorante Cogola può rappresentare un valido approdo.

Nuovissimo nella struttura, mitiga lo stile montano (molto legno) con una discreta raffinatezza (tre bicchieri per ogni coperto). Buono il servizio e ottima la cucina. Bruschette al lardo e prosecco vengono offerti come “benvenuto”. Col risotto al teroldego si va sul sicuro. Non ho assaggiato il vino della casa.

In due con antipasto, primo, bottiglia di vino e caffè abbiamo speso 23 euro a testa. Prendendo il vino alla spina e il dolce si può tranquillamente pranzare con 20 euro.

Provenendo da Folgaria, si percorre tutto l’abitato di Serrada: il ristorante è l’ultimo edificio sulla sinistra.

Voto finale: 7

 

Bar Ristorante Cogola – Via Pasubio, Serrada di Folgaria (TN)

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Buona forchetta – Bramante

Finalmente un locale dove mangiare una fiorentina che sia davvero tale. Molti agriturismo spacciano per “fiorentina” qualsiasi carne (da Pepe ti portano una volgare costata).
Bramante è un ristorante molto curato. Ha l’aria dell’agriturismo di classe, per i diversi attrezzi agricoli attaccati alle pareti, ma la cura del particolare rimanda ad un raffinato ristorante.
La scelta del menu è ampia, ma la particolarità è senza dubbio la fiorentina, che viaggia sui 3.90€ l’etto. Ed è ottima, perché si scioglie in bocca. La carta dei vini è assai ricca, con particolare attenzione alle etichette venete. C’è poco a buon mercato, ma la Ripassa di Zenato può essere una discreta scelta.
Il proprietario è un tipo davvero originale e di primo acchito simpatico. Dopo dieci minuti può risultare un po’ pesante, ma nel complesso il servizio è sicuramente ottimo. L’unica pecca è il tariffario, anch’esso degno dei posti più “in”.
Noi con quattro antipasti, un assaggio di tagliata di bisonte, fiorentina da 1,8 kg (divisa in quattro) dolce e caffè, avremmo superato i 50€ (con lo sconto “conoscenza” siamo scesi a 45). Non è poco, ma una volta ogni tanto, per mangiare una buona fiorentina, vale davvero la pena. D’altronde è difficile trovare vere chianine a prezzi più modici.
Voto finale: 7

Ristorante Bramante, piazza Violini Nogarola, 7 – Castel D’Azzano (Vr)

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Buona forchetta – La Pace

Il locale è quello di un bar aperto da poco. Una sala luminosa, dai toni caldi, sembra più adatta ad un veloce pranzo di lavoro che ad una cena meditata e tranquilla.
Scelta di piatti appena sufficiente, ma qualità degli stessi niente affatto elevata. Del nostro tris di primi segnalo a malapena gli gnocchi alla fonduta di formaggio e porcini. Aberranti le crespelle. La mia tagliata era perfettamente insapore. Pare sia andata meglio a chi ha scelto lo stracotto d’asino con polenta.
Assente la carta dei vini. Sia il bianco che il rosso sfusi non sono potabili. Vi capitasse, chiedete senz’altro una bottiglia (qualsiasi).
In undici, con tris di primi per tutti, otto secondi, sei dolci, acqua, vino (due litri sfusi, più due bottiglie di Valpolicella Classico), amari e caffè abbiamo speso 25€.
Voto finale: 4,5
Fortunatamente la simpatia dei commensali ha sollevato la serata. L’evento della cena sociale di Lega ha rispettato le ormai grandi aspettative.

Trattoria La Pace, via Romagnoli, 52 – San Massimo (Vr)

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Buona forchetta – Al Fogolar

“Buona forchetta” è una nuova sezione del blog che conterrà commenti e descrizioni su ristoranti, trattorie, agriturismo, osterie. Da un’idea di Rodeo, ho deciso di utilizzare il blog anche per contenere questo genere di informazioni. Filtrabili con una sezione dedicata (a destra della pagina potete vedere la categoria “Buona forchetta”) gli articoli descrivono e consigliano le esperienze culinarie del sottoscritto. I vostri comments potranno completare il quadro, rendendolo più ricco e attendibile.
Non ho certo la pretesa di confezionare una guida o di imporre consigli. Come sempre, la ragione fondante è “che mi piace farlo”. Tutto il resto viene , se viene, dopo. Si comincia con la trattoria Al Fogolar.

Piacevole l’impatto all’ingresso con l’antico lavabo in marmo sovrastato da libri sul vino e bottiglie ricercate. L’ambiente è accogliente ed elegante. La prima sala, quella del focolare, è forse la più caratteristica delle tre. Ottimo il servizio, anche se il sommelier in maglietta della salute (probabile retaggio di un impegno ai fornelli) stona alquanto con le caratteristiche del locale. Cucina da 7,5, con ampia scelta, quantità di cibo tutt’altro che scarse e piatti interessanti. Tra i primi consiglio vivamente le tagliatelle maialino e tartufo. Non ho digerito la tagliata al trito siciliano (notte insonne a causa del pesantissimo olio utilizzato), ma non posso dire che non fosse buona. Non ho visto la carta dei vini, ma se volete risparmiare un po’, il vino della casa (Valpolicella della cantina Tommasi) è ottimo. In cinque, prendendo tutti antipasto, primo, secondo di carne, contorni, dolce, caffè e grappa, acqua e vino, abbiamo speso 32€ a testa.
Voto finale: 8
Trattoria Al Fogolar, via Mazzini 151 – Quaderni di Villafranca (Vr)

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