Archive for category Buona Forchetta

Corte Onida

Finalmente un agriturismo autentico, nel vero senso della parola. Dove la cucina dipende dalla materia prima, non viceversa.

La cascina ben ristrutturata trova spazio sul piccolo cocuzzolo, in una posizione molto gradevole. Non esiste il menu alla carta, ma si mangia “più o meno” quello che la cuoca ha preparato. Se ciò da un lato può costringere a scelte obbligate, dall’altro garantisce la freschezza del cibo. Non ci si improvvisa commensali dell’Onida, ma occorre avvertire per tempo e magari concordare in ampio anticipo il menu. Personalmente questa prassi mi pare una garanzia per evitare l’improvvisazione, troppo spesso cattiva compagna di cena.

La cucina è quella classica della tradizione, senza grosse novità, ma pure senza particolarità eccentriche. Ottimo antipasto di salumi caserecci, con salame autenticamente casalino a prova di celiaci. Noi abbiamo mangiato un risotto al radicchio (era da tempo che non mangiavo un risotto al radicchio che sa di radicchio), tortelloni ricotta e spinaci, tagliata al rosmarino e un paio di dolci secchi. Eccellente il cabernet sfuso, mentre ho trovato un po’ scarso lo chardonnay. A testa, grappetta inclusa, 25€.

Peccato non poterci andare anche all’ultimo minuto ed essere costretti a pianificare tempo prima. Ma comunque questi posti vanno salvaguardati come le riserve.

Voto: 7+

Agriturismo Corte Onida – Str. Onida 3, Volta Mantovana (MN)

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Buona Forchetta – Osteria delle 5 Lire

Posto cassato, definitivamente escluso da qualsiasi ipotetica “eat parade” del Giullare.

Il ristorantino si trova in una vecchia casa al centro del paese. Una di quelle abitazioni con la scala in mezzo, camere a destra e sinistra, su tre piani. In effetti la sensazione è proprio quella di entrare nella dimora “anni trenta” di qualche nonno. Abilmente arredata, accogliente, piacevole. Il vero problema è il servizio. Il giovane gestore, in delirio d’onnipotenza, decanta i propri piatti come fossero le uniche prelibatezze del pianeta. “Mozzarella come la pubblicità di Messner: buonissima, purissima, morbidissima”. Oppure la zuppa all’ampezzana, depennata dal menu “perché non gli è arrivato lo speck da Cortina, e senza quello si rifiuta di cucinarla”. Ma lasa sta!

La gag della lettura del menu si ripete davanti al tavolo di qualsiasi cliente: sempre uguale, con le stesse battute e le medesime pause. Addirittura zittisce la sala, per elencare i piatti a due tavoli opposti, che con il vociferare della clientela non potrebbero sentire.

Insomma, l’ignaro avventore dopo un po’ ha la sensazione di essere preso in giro. Anche perché i piatti sono buoni (soprattutto la tagliata di controfiletto), ma piuttosto ordinari. Il piatto forte, lodato e osannato? Una tavoletta di cioccolato, che di rustico ha davvero poco, presa probabilmente nel discount più vicino. La specialità è invece la “svarzella”, discreta cotoletta con l’osso.

Antipasto, carne, dolce e bottiglia ci sono costati 26€ a testa. Se non fosse per il servizio, meriterebbe la sufficienza piena, invece…

Voto: 4,5

Osteria delle 5 LIRE – Via Trieste 1, Governolo di Roncoferraro (MN)

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Buona forchetta – Campagnolo

Trattoria con vezzi da ristorante, collocata alle pendici di una collina, comunque lontano da ogni traffico. È il posto ideale per mangiare pesce di mare senza pretese e senza rischio di fallimenti finanziari. Menù molto limitato, ma cucina più che discreta. L’antipasto di cozze alla marinara è abbondante e molto buono. Cameriere anacronistico, che suscita immotivata soggezione.

Antipasto, spaghetti allo scoglio, sorbetto e caffè: 19€.

Voto: 6/7

 

Bar Trattoria Al Campagnolo – Via San Anna 2, Campagnolo di Cavriana (MN)

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Buona forchetta – Corte Aquileia

Benché l’agriturismo si trovi a poche centinaia di metri da casa mia, non ci entravo da almeno dieci anni. Complice una brutta impressione, ispiratami agli albori del locale. Invece è un buon posto.

L’ambiente agricolo confeziona una stalla bene riadattata a sala da pranzo. Il menù rigorosamente tradizionale offre scelte tutto sommato discrete. Ma quello che sorprende sono gli ottimi prezzi…

Il merlot sfuso è piuttosto scarso, ma si può trovare comunque qualche buona bottiglia (Bolero, Debbio).

Popolato, ma non affollato. E come prezzi diventa un’egregia alternativa alla solita pizza.

Primo, secondo e dolce: 15€

Voto: 6,5

 

Agriturismo Corte Aquileia – Via Avis 1 Volta Mantovana

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Buona forchetta – Locanda Vittoria

Trattoria storica di Pozzolo, di quelle che per raggiungere i tavoli devi attraversare il bar con gli anziani che giocano a briscola. Il salone dedicato al ristorante è ampio, con mobili in arte povera e quadri un po’ alla rinfusa. Mestamente deserto, di sabato sera eravamo i soli a mangiare.
Pochissime le proposte culinarie, quasi esclusivamente basate sul pesce. Tagliolini all’astice discreti, buon branzino e luccio in salsa inferiore alle attese. Semifreddo anonimo. La scelta dei vini è quasi obbligata, con l’ottimo Lugana Bulgarini.
Si mangia abbastanza bene, nonostante la scarsa possibilità di scelta. Ma l’atmosfera, benché casalinga e genuina, intristisce per il desolante silenzio.
Primo, secondo e dolce: 28€
Voto: 6

Ristorante Locanda Vittoria – via Roma 50, Pozzolo (Mn)

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Buona forchetta – Apericena

Nome sconcertante per un posto piuttosto valido.

Il locale si trova nella zona residenziale di Valletta Paiolo, decisamente fuori dalla vita del centro città. Esternamente appare come un’abitazione. All’ingresso l’ampio bancone ricco di vettovaglie offre il sostegno ad un aperitivo lungo. Salendo la stretta scala si arriva alle piccole stanze che ospitano i tavoli.

Menù vario (fatevi elencare anche i piatti extra lista) e ottima cucina: ho apprezzato gli gnocchi di zucca con ricotta affumicata e guanciale. Un po’ scarna la lista dei vini: da dimenticare il Barbera, eccessivamente sopravvalutato (triple A) nei commenti del menù.

Se non si esagera come me, con 30€ si può tranquillamente mangiare. È una interessante alternativa ai soliti posti.

Voto 7+

 

Trattoria Furlotti Apericena – viale Sabotino 13, Mantova

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Buona forchetta – Corte Bersaglio

Ottima chance per mangiar bene spendendo il giusto a pochi passi dalla città. Mantova difetta di posti discreti a prezzi contenuti: o si mangia male o si spende una follia. Invece questo agriturismo sul Migliaretto offre un equo compromesso. Casona di campagna immersa nella nebbia: l’ampio, ed unico, salone mostra le volte di quella che fu una stalla. La cucina è quella tipica mantovana, poco di più, ma i piatti sono gradevoli. Consigliabili i maccheroncini allo stracotto, discrete le carni, decisamente inferiori alle attese i dolci. Poca la scelta dei vini, per lo più della cantina Montaldo di Volta: ordinari.
Primo, secondo e dolce: 23€
Voto: 7

Agriturismo Corte Bersaglio – via Learco Guerra 15, Mantova

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Buona forchetta – Casona del gaucho

Ristorante argentino, nella farsa del nome e nella realtà della sostanza. Aspetto agricolo con l’aggiunta di un tocco geografico: magliette e sciarpe dell’Argentina o del Boca Junior appese al muro, poster e disegni di angus, piatti di rame con raffigurazioni rurali, asce con mascelle di bisonte e attrezzi contadini vari.

Fanno anche le pizze (dettaglio importante per chi vuole andarci con una truppa variegata da accontentare), ma l’eccellenza ed il motivo vero per andarci sono la carne alla griglia. Vari tagli, con porzioni abbondanti. Su tutti, segnalo la tagliata: eccezionale. Dolci molti validi. Ottime anche le proposte del vino, con ampia scelta di Macbet di diverse annate.

Antipasto, secondo e dolce, circa 32€.

Voto: 7

 

Ristorante La Casona del Gaucho – Via San Martino 42, San Martino Gusnago (MN)

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Buona forchetta – Civa

Agriturismo nuovissimo nel bel mezzo delle campagne voltesi. Fuori, qualche gioco per bambini avverte che il posto è ideale per le famiglie. Un salone al piano terra e un piccolo soppalco sopra il bancone ospitano parecchi coperti in quella che potrebbe essere stata un’ampia stalla.
Cucina tedesca molto gettonata, che obbliga l’avventore a prenotare per trovare posto. Poche le scelte nel menù completamente a base di ricette teutoniche o alto atesine. Brodosa ed insipida la zuppa di gulasch, meglio ricadere sui canederli. Molto buona la qualità della carne, anche se la cucina della stessa non convince appieno. Assente la lista dei vini, ci si può orientare verso il Rosso Civa della casa… senza infamia e senza lode. Dolci che deludono i palati più esigenti.
Dopo aver pagato il conto, non declinate l’offerta del succo di mele prodotto in azienda, è davvero speciale.
Primo, secondo e dolce: 23€
Voto: 5

Agriturismo Corte Civa – strada Bezzetti 9, Volta Mantovana (Mn)

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Cacio, pepe e…

Adesso che perderò molto del mio tempo a Roma, temo che dovrete sorbirvi diversi post a tema.

La questione teologica del giorno è piuttosto delicata. L’altra sera, seduto in una trattoria del Testaccio, mi sono visto recapitare i “maccheroni cacio e pepe” fiancheggiati dal formaggio grana. Il dubbio, esistenziale e non empirico, è se “cacio e pepe” ammetta o meno l’aggiunta di grana.

Oltre a rimandare ad una regionalità diversa, cosa di per sé non cattiva, ma indice di a-storicità del connubio, snatura anche il sapore del cacio, tramortendolo in un formaggio confuso. Per questi  motivi la mia posizione è che l’alleanza sia inammissibile, ma il dibattito è aperto.

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