Le forti piogge degli ultimi giorni hanno messo in ginocchio il vicino Veneto. Non più solamente la consueta Liguria o il lontano Sud. Pare impossibile: ormai se piove per una settimana, l’Italia si scioglie e l’autostrada più trafficata d’Europa deve essere chiusa. Colpa (anche) dei torrenti ingrossati, costretti per forza di cose a tracimare. Il principio è abbastanza semplice e me lo spiegò per primo il buon Sergio, padre del mio amico Giorgio. “Se vuoi che il torrente scorra, devi ripulirne il letto dagli arbusti e dalla vegetazione. Ma i Verdi su questo rompono sempre le balle. Poi però se ripulisci troppo, se cementifichi il letto, se rendi veloci le sponde… beh… allora devi trovare un modo per frenare la corsa dell’acqua: se corre troppo veloce, capita che a valle, al primo imbuto, succeda un disastro”. Un principio facile, di elementare buonsenso. Solo che se te lo spiega in dialetto ampezzano uno con delle mani grosse come badili, il concetto ti resta impresso meglio. Il letto dei torrenti deve essere pulito da tronchi e sterpaglie, ma non deve essere troppo liscio. Insomma, per fare in modo che tutto scorra in ordine, bisogna effettuare manutenzioni ordinarie e continue. Questa è la regola.
Peccato che la Legge regionale n. 12 dell’8 maggio 2009 cancelli di fatto 15 milioni di euro destinati alla manutenzione di torrenti, fossi e argini del Veneto. Invece di sforbiciare le rive, hanno sforbiciato le risorse. Hanno pulito i fondi, più che i fondali.
E ora? Quanto costeranno i danni e le ricostruzioni?
#1 by Erica at 7 novembre 2010
Né più né meno di quando è stato detto nella prima parte della puntata di “Che tempo che fa” di ieri sera.
http://www.ilsuolominacciato.it
#2 by Giullare at 8 novembre 2010
Meno male che l’ho scritto prima…