A quanto pare l’argomento “fotovoltaico” è attuale un po’ ovunque, non solo nel dibattito politico di Volta. L’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria ha censurato i manifesti che promuovevano la realizzazione di impianti a Milazzo (Messina), suscitando prevedibili reazioni.
Provvedimento legittimo, certo. Una donna in perizoma su un pannello, preceduta dallo slogan “Montami a costo zero” non è esattamente il massimo dell’eleganza. L’immagine, prima ancora di contrastare con il Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale (violazione dell’art. 10 – Convinzioni morali, civili, religiose e dignità della persona), contrasta con i più elementari principi di buongusto. Va bene la libertà d’espressione, ma un minimo di decenza va garantito.
Nella vicenda, però, stona la decisa presa di posizione del Ministro Carfagna subito favorevole al blocco della campagna pubblicitaria. “Il Ministero è sempre in prima linea contro le pubblicità poco rispettose della dignità dell’individuo – quasi sempre riferite alle donne – o che incitano alla violenza…”. La Carfagna sembra scordarsi degli albori della propria carriera, quando per fare strada posava nuda per Max è sculettava in tv.
Suggerisco alla holding del fotovoltaico un altro manifesto: una distesa di pannelli sormontata dalla scritta: “Qua una volta era tutta Carfagna”.
#1 by Cirano at 16 settembre 2010
Bella!!!
#2 by Erica at 22 settembre 2010
E fu così che anche questa pubblicità, sebbene censurata, anzi proprio perché censurata, fece effetto.