Nel mezzo del cammin di nostra vita


L’inizio della Divina Commedia è una perifrasi dei trentacinque anni. Riflettevo la notte scorsa, o meglio: elucubravo, sul fatto di essere giunto al fatidico giro di boa. Almeno in senso dantesco.

Questo effetto poetico rende i trentacinque anni migliori dei trentaquattro o dei trentasei, restituendo dunque al festeggiato una discreta consolazione. Per la proprietà commutativa però, dicono i matematici, la somma non cambia.

Al di là del fatto che potremmo discutere per ore sul concetto di “metà ” della vita, e sull’idea di “presunzione di metà”, uno comunque si chiede che cos’abbia combinato fino a questo punto. Ben poco, in effetti. Rimane l’altra metà, dicono gli ottimisti. Ci sentiamo a settanta per il primo consuntivo.

  1. #1 by Giandan at 24 giugno 2010

    Giriamo la questione. Se per un decreto si stabilisse che ora si muore tutti a 35 anni, saresti contento del tuo passato?

    Senza attendere a fare i consuntivi a 70 dico…

  2. #2 by Giandan at 24 giugno 2010

    Cmq Auguri, neh.

  3. #3 by Tabarez at 24 giugno 2010

    Auguri veccio mmio!

  4. #4 by Silvio Baù at 24 giugno 2010

    Grazie. Era solo un modo per farmi fare gli auguri.

  5. #5 by andrea at 26 giugno 2010

    zio schifoso ma suntia smenga’

  6. #6 by Cirano at 2 luglio 2010

    Auguri, ma quarda che se tu sei a metà io sono troppo vicino alla fine del percorso! Mi piace poco.
    :-)

(non verrà pubblicata)

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