“Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati gli afflitti, perché saranno consolati.
Beati i miti, perché erediteranno la terra.
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio.
Beati i perseguitati per causa della giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia”.
(Vangelo di Matteo 5,3-11)
Mi sono riletto le beatitudini e non ho trovato alcun cavillo legale pensato dal solerte evangelista, in grado di giustificare la beatificazione di Craxi. In un attacco di Alzheimerpoliticallycorrect, anche Napolitano ha cercato la via del revisionismo e dell’assoluzione postuma. Demenza senile? Non credo. Se si tratti di un buonismo diffuso o di una misera cecità è difficile dirlo.
Craxi grande statista, ovvio. Uno che trascorre metà della sua vita in politica, nel bene o nel male è sempre un grande statista. È questo un merito? Può darsi, anche se io credo di no. Il fatto poi che abbia pagato più di altri le pecche della malapolitica, non significa affatto che sia innocente e che vada assolto. Per uniformare colpe e punizioni, andrebbero puniti gli altri, non riabilitato lui.
“Beati gli ultimi, se i primi sono onesti”. Forse è questo il grande equivoco che ha dato origine alla beatificazione in corso.
#1 by Antonio Lonardo at 19 gennaio 2010
secondo me non si tratta nè di eccesso di buonismo nè di cecità… si vuole riabilitare il politco delinquente di allora per legittimare quelli attuali. semplicemente INDECENTE.