Parrebbe brutto non parlare di un campione che lascia per sempre la Formula Uno, dopo sette mondiali vinti. Parrebbe brutto non parlare di un campione che ha reso grande la Ferrari, come non mai, riportandola ai fasti di un evo dimenticato. O forse, e più semplicemente, pare brutto farlo.
Non l’ho mai amato e non l’ho mai tifato. Primo, perché la Formula Uno è uno sport al quale non ho mai saputo appassionarmi (non me ne intendo, né intendo intendermene). Secondo, perché ho trovato pochi sportivi antipatici come Schumacher (forse solo Vieri e Biaggi). Terzo, perché quando tutta Italia tifava “Schumi, Schumi”, mi sembrava deontologicamente scorretto accodarmi alla massa.
Oggi dunque non piango il suo ritiro. L’evento, anzi, mi lascia piuttosto indifferente.
Diceva Enzo Ferrari che “è la Ferrari che rende grande un pilota, non un pilota che rende grande la Ferrari”. Per questo motivo d’orgoglio, egli non avrebbe mai scelto un uomo come Schumacher per arrivare a vincere. Resterò tra i pochi che conserveranno più nostalgia per parole come quelle che per piloti come questo.
Auf Wiedersehen
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#1 by Gianluca at 27 ottobre 2006
Stavolta sono totalmente d’accordo con te.
Ma sinceramente non me ne frega niente neppure di quello che rende la Ferrari…
#2 by admin at 27 ottobre 2006
Eh… hai ragione. Dovevo lasciarmi trascinare dal silenzio, invece ho solo avuto il dubbio che forse era brutto parlarne.