“La valigia sul letto, quella di un lungo viaggio
e tu senza dirmi niente hai trovato il coraggio…”
(J. Iglesias – Se mi lasci non vale)
La scorsa settimana a Fiumicino mi hanno rotto la valigia. Due giorni fa me l’hanno imbarcata su un volo sbagliato. Lasciando perdere i ritardi cronici (mediamente un ora) al ritiro bagagli, dovuti probabilmente all’eccessiva riduzione del personale di terra, lasciando perdere che ad ogni viaggio la mia valigia sembra aver percorso la Parigi-Roubaix con le proprie ruote, come si fa ad accettare tutto passivamente?
Le lamentele scritte ed i reclami valgono quanto un manifesto del Gastone affisso in Uzbekistan, la trafila per ottenere i risarcimenti è burocraticamente più complessa di una richiesta di cittadinanza svizzera.
Io tra un po’ me ne scappo in Svezia e non mi sentite più.
#1 by Gianluca at 28 novembre 2009
Prendi un volo Ryanair.
#2 by vicensa at 28 novembre 2009
Vengo a trovarti di sicuro, così ci facciamo tutte le ferrate svedesi… ben 3…. http://www.klettersteig.de/Kartenauswahl/Kartenauswahl.asp?LandID=7 (stavi pensando proprio a quello, immagino….)
#3 by Silvio Baù at 28 novembre 2009
Siete veramente due stupidi, ma mi sto ridendo addosso. Insomma: ERO ARRABBIATO E MI AVETE FATTO RIDERE.
#4 by Erica at 28 novembre 2009
A proposito di ferrate, potrei presentarvi (a Silvio e a Vicensa) una collega fortissima in questo sport. In realtà, è dipendente Dqs ma ora lavora in sede Cad. Molto brava anche col parapendio.
P.s.: Mi spiace per la valigia…e per tutto il resto.
#5 by vicensa at 28 novembre 2009
Prima che lo scriva tu: “Silvio, mi sa che hai trovato una degna sostituta al sottoscritto per quelle robe lì, ferrate e via dicendo intendo”. In più è anche una donna… amen.
#6 by Gianluca at 29 novembre 2009
Il “quelle robe lì” un po’ mi turba…
Cmq dài… a me hanno appena rubato il portafoglio ed ero solamente a Saresère.
#7 by Erica at 29 novembre 2009
Non sapendo dove si trovi la località Saresere, ho cercato il nominativo con Google, non con Google Maps.
Con sorpresa il motore di ricerca mi ha ricordato che è, anche, un termine dialettale:
sarese = ciliege. saresa = ciliegia. saresera = ciliegio. saresere = ciliegi
A dir il vero, in Valpolicella la traduzione in dialetto di ciliegia è leggermente diversa (siresa) ma di ciliegio è molto diversa, sireso anziché saresera, passando dal genere maschile, come in italiano, al genere femminile che i link individuati da Google attribuiscono al dialetto Veneto, non meglio precisato. Tra questi link c’è anche quello di MantovaNotizie che rimanda al concorso fotografico: “Saresere e le Sarese”. Ne deduco che siano anche due termini dialettali mantovani.
A proposito, Cristina, la collega citata in precedenza è anche molto appassionata di fotografia…
So di essere andata completamente fuori tema. E per questo mi scuso.
P.s..: Mi dispiace per il portafoglio di Gianluca…o meglio, per Gianluca
#8 by Gianluca at 29 novembre 2009
Non sapendo il significato del nome Cristina, ho cercato il nominativo con Google, non Google Maps.
Con sorpresa il motore di ricerca mi ha detto che ha questo significato:
CRISTINA Il nome deriva dal greco Christós e significa “messia”. Tra i personaggi più famosi che hanno portato questo nome, ricordiamo la regina di Svezia, figlia di Gustavo Adolfo, l’attrice Soderbaum e numerose Sante. L’onomastico viene tradizionalmente festeggiato il 24 luglio in ricordo di Santa Cristina vergine, nativa di Tiro, martire all’età di 10 anni a Bolsena, vissuta nel III secolo. La Santa è patrona di Gallipoli e dei mugnai.
Inutile riferire a quanti “enne” links ho trovato.
So di essere andato completamente fuori tema. E per questo mi scuso.
p.s. a me spiace anche un po’ per il portafoglio.
#9 by paio at 30 novembre 2009
questo blog è pieno di drogati
#10 by Silvio Baù at 30 novembre 2009
Uno più di altri però.