In questo giorno triste, suggerisco una riflessione su uno stralcio di Cesare Pavese, che ben rappresenta parte dei sentimenti che proviamo. Un tentativo di dare un nome ad un frammento di sensazioni che ci trasciniamo dietro da tre anni.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi
questa morte che ci accompagna
dal mattino alla sera, insonne,
sorda, come un vecchio rimorso
o un vizio assurdo. I tuoi occhi
saranno una vana parola,
un grido taciuto, un silenzio.
(C. Pavese – da Verrà la morte e avrà i tuoi occhi)
L’immagine indelebile del Lele affiora nei ricordi sempre più insistenti, nei flash delle azioni quotidiane, nei volti delle persone che associamo giocoforza alla sua storia.
#1 by Dicono at 28 settembre 2009
Il tempo passa e i sentimenti che si provano sono sempre quelli: nostalgia, tristezza, rimpianto per i momenti passati insieme che purtroppo non torneranno.
Personalmente non ho altro da dire, se non che il ricordo e l’affetto sono sempre vivi.