II° Consiglio Comunale (12 – agosto 2009)


Consiglio Comunale, atto secondo. Continuano le polemiche. Ovviamente fini a se stesse, sterili, insopportabilmente pleonastiche.

All’ordine del giorno la nomina del revisore dei conti e l’approvazione di un prelievo dal fondo di riserva.

Per il primo punto la maggioranza ha proposto la nomina di Marchesini. La minoranza è intervenuta sostenendo che benché non ci siano dubbi sulla professionalità del nominato, la scelta della Giunta getta dubbi di clientelismo. Marchesini è infatti il socio di Scè, ex assessore della giunta Bertaiola. Semplice il ragionamento: “Scè è uscito dalla lista Impegno per Volta, ora lo ripagate con un incarico al suo socio”. Il sindaco ha cercato di chiarire che la discussione eventualmente doveva concentrasi sulla professionalità di Marchesini, non sulla storia di Scè. Il vicesindaco ha sottolineato che Scè era nella lista Bertaiola: il fatto che una persona a lui molto vicina sia candidata alla revisione dei conti pubblici, dovrebbe essere una garanzia per la minoranza, non un handicap. Beggi ha insistito, con i soliti discorsi scritti da altra mano: “c’erano ulteriori candidati, molto più qualificati”. Sono intervenuto, affermando che le polemiche erano irrispettose del pubblico presente e di pessimo esempio. Ho invitato dunque la minoranza a proporre un altro nome, invece di polemizzare. Beggi mi ha sciorinato i curricula di altri candidati, ma ufficialmente non ha avanzato alcuna proposta alternativa: un fenomeno! Marchesini è stato eletto, senza i voti della minoranza che ha votato Ghizzi (senza palesarne la candidatura).

Scè è riconosciuto unanimemente come professionista serio e capace. Il fatto che la valutazione dell’assessore Guastalla, persona di cui mi fido, abbia considerato competente anche il suo socio Marchesini, mi è sembrata una garanzia sufficiente per votarlo.

Secondo punto all’ordine del giorno. Dal fondo di riserva sono stati prelevati alcuni importi per far fronte a spese non previste nel bilancio preventivo, eccezionali potremmo dire. Una polizza assicurativa furto-incendio e responsabilità civile, la manutenzione di un autovelox, delle spese notarili per rogiti comunali, l’acquisto di beni per attività sportive connesse ad alcune prossime manifestazioni.

Ho chiesto chiarimenti all’assessore, perché una polizza a scadenza dovrebbe rientrare tra le spese previste, non tra le impreviste (se si conosce la scadenza, si potrà anche prevederne la voce in bilancio, o no?). Guastalla mi ha spiegato che l’assicurazione riguarda il personale del Comune ed è parametrizzata allo stipendio dei dipendenti: variando quest’ultimo nel corso dell’anno, si è resa necessaria anche la variazione del premio da pagare. Non fa una piega.

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