“Sulla montagna sentiamo la gioia di vivere, la commozione di sentirsi buoni e il sollievo di dimenticare le miserie terrene. Tutto questo perché siamo più vicini al cielo”
(E. Comici)
Costretti dal gran pienone di ferragosto a ricercare una località subalterna, quest’anno abbiamo virato sulle Prealpi Carniche. Con scetticismo e curiosità, ci siamo spinti laddove il Cadore incontra la Carnia, laddove il Veneto abbraccia il Friuli ed ammicca con la Carinzia. Non conoscevo molto di questa zona, ma devo ammettere che ci è piaciuta molto.
A Sappada nasce il Piave ed il paesaggio immerso nella valle tra le montagne, è un insieme di pascoli, laghetti, boschi e cascate. In agosto questi paesi non pagano la ressa turistica delle Dolomiti, ma possono comunque offrire luoghi piacevoli ed adatti ad ogni esigenza.
Il Gabry ha camminato in un’escursione di circa tre ore (200 mt di dislivello) per arrivare sino ai bellissimi laghetti d’Olbe, poi abbiamo raggiunto anche il laghetto Ziegelhutte, l’orrido dell’Acquatona, le cascatelle di Mühlbach ed il suggestivo abitato di Sappada Vecchia.
Ecco alcuni luoghi dove certifico che si mangia bene e dove i bimbi si trovano a loro agio. All’inizio del bosco, di fianco al Piave, c’è la Baita pista nera (ampio prato dotato di parco giochi), dove ho mangiato una buonissima tagliata di cervo e dove fanno ottime salsicce alla piastra. In centro a Sappada c’è la Stube Edelweiss, con la miglior tartare di cervo della mia vita. Infine , sempre di fianco al Piave ed alla ciclabile, c’è l’enorme parco giochi della Baita Sonnenalm: cibo forse più spartano, ma attrazioni per i piccoli davvero fantastiche.
Lungo il tragitto abbiamo fatto due tappe, entrambe degne di menzione. La citta di Belluno merita senz’altro una breve sosta per il suo raccolto e caratteristico centro storico (qui per mangiare segnalo il ristorante Taverna), mentre alla diga del Vajont è doverosa la vista guidata per riflettere un po’ sulle follie umane e sullo strapotere della natura sull’uomo.