Se cresce l’Erba


Meglio l’erba del vicino, che il vicino di Erba”, canzonava un adagio, neanche troppo vecchio. La dice lunga su quanto sia entrata nella vita degli italiani quella drammatica vicenda d’assassinio. Media che cavalcano l’onda emotiva e propinano, per questa e per altri terribili omicidi, supposte seriali ad ogni ora del giorno. Non se ne può più, e la fila è lunga: va dal plastico di Cogne ai video su YouTube di Sollecito. Anche oggi, code di astanti assetati al Palazzo di Giustizia di Como, per la prima udienza di Olindo & Rosa (sembra il titolo di una fiction comica). Tutto uno show, in cui l’importante è partecipare e poter rivendicare a buon diritto: “Io c’ero”. Presenziare al Grande Fratello, oppure davanti alle mille telecamere di un processo per omicidio… cosa cambia?
Troppo facile e retorico scagliare il dardo contro il solito italiano medio, povero d’intelletto e avido d’inerzia, sempre più simile ad uno scarrafone lobotomizzato, che ad un essere pensante.
Partecipi pure il nostro curioso spettatore, segua le gesta degli attoruccoli di quartiere alla tv (pubblica e privata, ovviamente), sulle riviste patinate dedicate, oppure sui quotidiani-monnezza. Faccia quel che vuole, insomma. Affaracci suoi.
L’unica paura è che tutto questo caos e carosello ci distolga inavvertitamente dai veri problemi. Come italiani ne abbiamo tanti, occhio a non dimenticarcene.

  1. #1 by andrea at 30 gennaio 2008

    sara’ un caso che tutti i tg diano un quarto del loro tempo al caso di olindo e rosa mentre e’ in atto una gravissima crisi di governo o mentre l’ondata della crisi economica legata ai mutui sta lentamente e segretamente montando?? ovviamente no!!
    facciamo pagare il biglietto a chi vuole assistere da “spettatore” tipo “uomini e donne” o “amici” ai processi magari si riuscirebbe a sanare ualche fabbisogno della giustizia italiana

(non verrà pubblicata)

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