Caro amico, ti scrivo


È bello scrivere perché riunisce le due gioie: parlare da solo e parlare a una folla

(C. Pavese, Il mestiere di vivere)

 

Ho chiesto a qualche amico di scrivere la prima cosa che vorrebbe dire al Lele. Senza alcuna regola.

Questo è il risultato dei loro contributi. Di questo pubblicamente li ringrazio.

“Caro Lele sono già passati 10 anni e sembra ieri che te ne sei andato… sarebbe stato bello discutere animatamente dei risultati di Inter e Juve … sarei stato preso in giro per il triplete del 2010 e poi mi sarei rifatto in questi ultimi anni… mi sarebbe piaciuto vedere la tua faccia all’arrivo di Tohir.. non oso pensare le battute sul suo conto 😂😂😂  sento la mancanza di queste piccole cose..  spero che lassù ti possa divertire come facevi tra noi.  Ciao Lele sarai sempre nei miei ricordi.

“Ciao Lele come va? Stai bene li?” E aspetterei la sua risposta! Gli direi “Ciao Lele è passato un po’ di tempo ma qui a Volta non ci siamo dimenticati di te, della tua esilarante voglia di scherzare, di stare insieme agli altri. L’incontro quotidiano inoltre dei tuoi amici, dei tuoi familiari per le vie del paese è motivo di ricordo e di preghiera per te e per noi, affinché da lassù tu sia ancora fiero di noi e noi possiamo ricordarti come sarai sempre, vivo in mezzo a noi.”

“Ringrazio spesso chi da lassù mi e ci protegge. Sono convinto che tra quelle persone ci sia anche tu… grazie, Lele!”

“Ciao bidone. Tutto bene?? È un po’ che non usciamo. Organizzo per sabato??”

“Ciao Lele! Quale commedia stai preparando adesso? Ti vedo bene come attore!”

“Grazie Lele…e lo sai che è un grazie dal cuore…L’arrivo di un bimbo è un dono…se poi è cosi desiderato, lo è ancora di più…Ero certa che il filo dell’affetto e dell’amore con chi se ne è andato non si interrompe…ma oggi lo sono ancora di più…Ti ho sognato ormai 8 mesi fa…eravamo in montagna di sera e passeggiavamo…mi sembrava la strada di Montagne…ma a dirti la verità ero cosi sorpresa che non la guardavo…parlavamo…e tu mi hai detto…che stavi bene…adesso eri sereno…il tuo sguardo era sereno…mi hai messo una mano sulla spalla…poi non ricordo cosa ci siamo detti…ma è stata una lunga chiacchierata….poi mi hai detto…salutami tanto Silvio e Massimo…e poi mi sono svegliata…Il giorno dopo ho scoperto di aspettare un bimbo…e credo che sia stato un segno del cielo per me…forse ti ha mandato il mio papà…per questo ti devo dire grazie…e grazie a Silvio che mi ha permesso di condividerlo…per me è una cosa preziosissima forse una delle più belle della mia vita… non credo sia una coincidenza…non ti sognavo da tantissimo tempo…forse anni…il filo dell’affetto resta anche se sei nella porta accanto… c’è e io sono certa che hai la mano sulla spalla di tanti tuoi amici…grazie Lele…di cuore…”

“Io ti giuro che la prima cosa che farei è un’asta del fantacalcio noi quattro”

“Caro Lele, il tuo ricordo mi accompagna ogni qualvolta percorro la strada che da Pozzolo porta a Roverbella, e la domanda finale è sempre la stessa: quale era il vero Lele? Quello che si prendeva gioco degli altri (che confesso talvolta mi metteva in imbarazzo) o quello che, quasi timidamente, raccontava alcuni suoi aneddoti o storie? Io amo pensare che dietro questa apparenza tu non eri altro che un ragazzo fragile con una grande sensibilità… e hai lasciato in tutti quelli che conoscevi un grande sorriso.”

“Minchia, anni e anni a seguire l’Inter e poi ti sei perso il Triplete. Mai na gioia…”

“Avrei un sacco di cose da dirti e da raccontarti. Dio solo sa quanto avrei voluto sedermi al banco del bar con te, con un buon bicchiere e un confronto schietto. Mi manca da morire questa cosa. Ho pensato a cosa dirti nelle notti insonni degli ultimi dieci anni. Ti ho cercato con la mente nei miei periodi più bui. Ho sperato di sognarti e di parlarti nel mondo irreale del sogno. Ma non ti ho mai trovato, tu non c’eri mai.”

“Di cose da dirgli ne avrei tante, anche se nn lo conoscevo come voi… Avrei voluto vederlo ubriacarsi ai nostri matrimoni (sicuramente l’avrebbe fatto) e cantare… sarebbe stato uno spettacolo vederlo arrabbiarsi per rilanci dell’ultimo minuto di Andrea all’asta del fantacalcio…gli direi che Francesco è interista come noi… Gli aperitivi a casa nostra sarebbero stato un appuntamento fisso del venerdì…magari Andrea l’avrebbe convinto a giocare a calcio, ma considerando che è lui il preparatore atletico avrebbe detto di no… E poi gli direi che gli voglio bene…
<<Non camminare dietro a me, potrei non condurti. Non camminarmi davanti, potrei non seguirti. Cammina soltanto accanto a me e sii mio amico>>.
(Albert Camus)”

“Quel giorno qualcuno ha pensato di strapparlo alla nostra compagnia per rallegrarne un’altra! Ogni volta che ci troviamo nessuno lo dice ma uno dei primi pensieri è come sarebbe bello averlo ancora con noi! Passa il tempo ma non dimenticheremo mai un grande amico! Ciao Lele!”

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