“In Italia i tifosi, e il tifo organizzato in particolare, hanno troppo potere”
(F. Capello)
Oltre alla splendida capigliatura di Fellaini, dell’esordio della nazionale agli europei ricorderemo senza dubbio lo spirito accanito dei nostri sostenitori, quel tifo indefesso che antepone la squadra azzurra ad ogni altra priorità della vita. Non parlo di ultras indemoniati allo stadio, né di animali da bar sopraffatti dalle birre medie. Parlo di organizzazione della vita in funzione dell’amata nazionale. Un esempio per tutti: all’Atac di Roma lo sciopero indetto per la mattina è stato spostato alle 20.30, con Italia-Belgio in programma alle 21.00. Nello stesso frangente le assenze per malattia sono state 406, contro una media di 150 negli altri giorni. Coincidenze. Ma quando è la patria che chiama, di esempi come questo l’Italia è piena zeppa. Orgoglio nazionale.
A rigor di tifo, in questo Europeo abbiamo già vinto.