“Ha un gettone? Devo fare una telefonata.”
“Tu, te ne devi andare.”
“Senta le do 10 dollari per un gettone, gliene do 20. È questione di vita o di morte!”
“Io chiamo la polizia.”
Mi è arrivata da pochi giorni la busta paga per i gettoni di presenza al Consiglio comunale. Un’ottantina di euro per aver partecipato a tutte (mi pare) le sedute del 2014. Li darò in beneficienza per i fatti miei, non perché sia più figo degli altri, ma perché ritengo di non aver fatto nella di eccezionale per meritarli.
Leggo che al Comune di Agrigento le buste paga di trenta consiglieri comunali si aggirano attorno ai 10.000 euro. Si sarebbero convocate 1133 sedute del Consiglio: una media di oltre 3 sedute al giorno, contando anche i sabati e le domeniche. La Valle dei Templi è una valle di lacrime. Un’assurdità che supera ogni confine.
Ci s’indigna, ma ormai neanche più tanto. Stupore, ma soprattutto rassegnazione. Per chi ha avuto la faccia tosta di prendersi i gettoni e soprattutto per chi doveva controllare e non l’ha fatto.
E pensando ad Agrigento viene in mente quell’immagine delle vestigia della civiltà ellenica e dei sui templi sormontata dalla scempio della civiltà moderna: specchio della realtà.