La nonna Gina non era mia nonna. Era la nonna di Gianluca. Ma è stata un po’ la nonna di tutti quelli che sono passati per la casa di Bordala. L’immagine che ho di lei è quella di una grande serenità d’animo e dei lunghi rosari recitati ascoltando Radio Maria.
L’episodio più bello fu quando, vedendoci in partenza per la vetta dello Stivo, lei, mingherlina ultraottantenne, ci disse che non poteva venire perché doveva accudire una parente malata.
Anche se negli ultimi anni aveva perso la brillantezza dei tempi migliori, noi la ricordiamo affabile ed allegra. Come quando le feci indossare la mia maglia da rugby per fare una foto di mischia con tutti noi, ospiti a casa sua.
Oggi la Nonna Gina, ormai vicina ai cento, ci ha lasciato. Conserverò sempre un bellissimo ricordo.