Un po’ mi disturba tutto questo insistente parlare della neve e del ghiaccio. Generale inverno, termometri giù, temperature polari. Nei tg la notizia della settimana è che a febbraio fa freddo. Uno scoop.
A volte stacco la spina da tutto questo rumore e davanti ad una distesa bianca, di fronte ad un crinale immacolato, o semplicemente quando spira il vento gelido, mi piace pensare al Sergente nella Neve. Alla poesia che può suscitare l’inverno, al calore che può scaturire dal freddo.
Ma anche laggiù in quell’estremo lembo della steppa c’era un angolo di caldo. La neve era intatta, l’orizzonte viola, e gli alberi si alzavano verso il cielo: betulle bianche e tenere e sotto queste un gruppetto di isbe. Pareva che non ci fosse la guerra laggiù; erano fuori del tempo e fuori del mondo, tutto era come mille anni fa e come forse tra mille anni ancora. Lì aggiustavano gli aratri e le cinghie dei cavalli; i vecchi fumavano, le donne filavano la canapa. Non ci poteva essere la guerra sotto quel cielo viola e quelle betulle bianche, in quelle isbe lontane nella steppa. Pensavo: «Voglio anch’io andare in quel caldo, e poi si scioglierà la neve, le betulle si faranno verdi e ascolterò la terra germogliare. Andrò nella steppa con le vacche, e alla sera, fumando macorka, ascolterò cantare le quaglie nel campo di grano. D’autunno taglierò a fette le mele e le pere per fare gli sciroppi e aggiusterò le cinghie dei cavalli e gli aratri e diventerò vecchio senza che mai ci sia stata la guerra. Dimenticherò tutto e crederò di essere sempre stato là». Guardavo in quel caldo e si faceva sempre più sera.
(M. Rigoni Stern – Il Sergente nella neve)
#1 by Gianluca at 6 febbraio 2012
Forse il tutto dipende che tutte le sere torniamo nelle nostre calde case?
Comunque hai ragione. Stiamo esagerando. Fa freddo d’inverno e fa caldo d’estate. Notizione.
#2 by Enrico at 8 febbraio 2012
Grazie Silvio, m’hai fatto tornare alla mente una bella lettura d’infanzia.
P.S.
Da noi fa caldo anche in ufficio, oggi c’era chi si lamentava quanoo ho chiesto di abbassare un po’ il termostato… un termometro lì vicino segnava 24,4°C…