Camminando altrove


“…quei viali lunghi e spaziosi nel cui intrico l’occhio ama perdersi,
mentre l’immaginazione li trasforma in sentieri
verso luoghi ancor più selvaggi di silvestre solitudine”

(W. Scott – Ivanhoe)

La linea ferroviaria Torrebelvicino-Arsiero fu costruita nel 1885, per servire le industrie tessili vicentine della Valle dell’Astico. Il tratto finale Rocchette-Arsiero venne dismesso nel 1964 e negli ultimi anni la sede stradale è stata riconvertita in un bell’itinerario ciclopedonale. L’imbeccata me l’ha data il Gianluca.

La strada si snoda tra le campagne della valle e la gola dell’Astico. È gradevole passeggiare sotto il sole autunnale, tra gallerie gelide ed il ponte sul fiume, scrutando da lontano le montagne e i boschi colorati. Assolutamente bello, ma non metafisico. Ciò che davvero mi ha affascinato è l’edificio della Birreria Summano, dove abbiamo pranzato. Un casermone dagli intonaci sbiaditi che seduce col suo aspetto austero, tipico delle costruzioni asburgiche di quelle zone. Un’enorme scritta scolorita riporta l’anno di nascita: 1873. Non esiste alcuna leggenda legata a questo luogo, ma ciò nonostante, mi sorprendono l’aspetto sinistro, tipico delle case isolate ai piedi della montagna, e la sua impronta retrò. Ripenso a quel luogo dalla foggia misteriosamente affascinante e fantastica, immaginando a come poteva essere cento anni fa. Mi vengono in mente “i misteri di Alleghe”, lontani cento chilometri, e storie simili. Il bello delle gite fuori porta è anche questo: riportare a casa pensieri e sensazioni nati dai luoghi, percezioni da cullare. Almeno fino al prossimo viaggio.

Fascina affascinante

Come un biliardo

Tempo e paglia maturano le nespole

Cent'anni fa

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