Archive for agosto 2020

Montagna diversa

Se sei in cerca di angeli o in fuga dai demoni, vai in montagna
(J. Rasley)

Per me Val Rendena significa soprattutto accesso al Brenta, una delle montagne più ricorrenti della mia esistenza. Sul Brenta ho fatto la prima escursione alpina con Francesca (ancora mi odia per quei mille metri di dislivello), sul Brenta ho percorso le splendide Bocchette, sul Brenta ricordo un’epica ed agognata salita parrocchiale al Croz dell’Altissimo organizzata, si fa per dire, dal mitico Ceschino.

Quest’anno niente Brenta, ma un breve soggiorno nella più mondana Madonna Di Campiglio, ammirando da lontano le cime spigolose e granitiche, raccontando a mio figlio le gesta eroiche dall’arrampicatore che fui. Un po’ come i vecchi quando incontrano i nipoti e li ammorbano con le storie della guerra.

È stata l’occasione per vivere la montagna in una dimensione diversa, pascolando tra laghetti e torrenti, coltivando l’entusiasmo per la cabinovia, inventando favole che ingannassero le salite o progettando picnic a base di panini.

Tra gli itinerari da annotare per la famiglia, segnalo il giro alle cascate di Vallesinella e l’ascesa al Lago Ritort.

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In prospettiva… sportiva

Sempre caro mi fu quest’ermo colle,

e questa siepe, che da tanta parte

dell’ultimo orizzonte il guardo esclude

(G. Leopardi, L’infinito)

Sportivamente parlando, ci stiamo trasformando. Un paese che viveva poco più che di calcio amatoriale ora si evolve, si struttura, si organizza. Nuovi investimenti, nuove costruzioni, nuovi complessi (tra cui probabilmente anche il “complesso di superiorità”). Nascono così dal nulla un campo da calcio sintetico da 700.000 euro, un bike park da 150.000 euro, due palestre da 1.700.000 euro.

Non c’è dubbio: con queste strutture, al posto di attempate cariatidi che rincorrono un logoro pallone di cuoio in mezzo al fango, da oggi potremo coltivare un vivaio voltese in stile Atalanta e nuovi Brumotti capaci di arrampicarsi sul campanile in mountain bike. In prospettiva, sono davvero questi i bisogni sportivi di Volta?

Ad oggi, se qualche ragazzo volesse fare liberamente due tiri a pallone con i propri amici, non saprebbe dove andare. Ci sono molti campi da calcio, è vero, ma non esiste alcun fazzoletto di terra con le porte, dove poter organizzare estemporaneamente una partitella alla buona tra amici. Una volta si poteva andare liberamente “al campo delle medie”, ora ci hanno eretto due cattedrali dal tetto in plastica che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo escludono.

Orizzonte escluso

Orizzonte escluso

 

Là dove c'era l'erba...

Là dove c’era l’erba…

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Non cambierei una virgola…

Alcuni si credono poeti moderni solo perché smettono di usare le virgole
(V. Butulescu, Aforismi)

A volte basterebbe poco. Una virgola, un punto, un “a capo” azzeccato. Basterebbe un po’ di punteggiatura per rendere la vita più semplice a tutti.

Il cartello sotto è stato esposto in un rifugio della Lessinia. Niente di drammatico, ma l’ignaro avventore impiega qualche secondo per essere certo del suo significato. Quando il rifugio è aperto solo a cena? E quando a pranzo? Nel weekend? È chiaro che il messaggio dell’avviso si comprende affidandosi al buonsenso, più che a quanto letteralmente scritto, ed in qualche modo se ne esce.

Però l’interpunzione agevola tutti ed è gratis…

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