“Se piöf sö l’ulièla, gh’è ‘l sul sö la brasadèla”
(Proverbio popolare voltese)
La saggezza popolare voltese, che affonda ovviamente le proprie radici nella tradizione contadina, è zeppa e foriera di riferimenti meteorologici legati ai mesi e alle stagioni.
“Se piöf sö l’ulièla, gh’è ‘l sul sö la brasadèla” significa che se piove la domenica delle Palme (ulièla, cioè domenica degli ulivi), ci sarà il sole a Pasqua. La brasadèla è la metonimia che indica la domenica di Pasqua. Si tratta infatti della tipica ciambella pasquale, diffusa in tutta l’Italia settentrionale soprattutto in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. La brasadèla o braşadèla è una semplice torta col buco, che veniva preparata con pochi ingredienti durante la Pasqua, quando erano terminate le scorte di mele, noci e castagne stivate per l’inverno. A dispetto del motto, in questo periodo di quarantena solare, anche la domenica delle Palme è stata meteorologicamente soleggiata.
A proposito di quarantena e tradizione locale, mi è sembrato divertente il tentativo culinario di questo zelante aspirante cuoco, che ha proposto la sua versione naif di brasadèla.