Entrando, girovagando tra le sale e sedendosi a tavola, si ha l’impressione di trovarsi sul set del Gattopardo. Specchi, lustrini, arzigogoli e chincaglieria donano al ristorante un’atmosfera retrò, non malinconica, né sciapa, non scomposta, né cupa, ma semplicemente ancien.
Il crudo di Parma qui gioca in casa ed è imperdibile. Abbiamo unanimemente concesso la patente dell’eccezionalità al risotto al tartufo nero di Fragno vestito di culatello: sublime. Poi scelta non banale tra i secondi di carne, soprattutto di vitello. Ampia scelta nella carta dei vini.
Un po’ salato il conto: antipasto condiviso, primo, secondo, bozza di lagrein in tre e caffè: 50 euro a testa.
Voto: 7
Ristorante La Filoma, Borgo 20 Marzo, 15 – Parma
Buona forchetta – La Filoma
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