“Se si vuole riuscire in questo mondo non bisogna essere molto più intelligenti degli altri; bisogna solo essere in anticipo di un giorno”
(L. Szilard)
Con alcuni giorni d’anticipo, Striscia la notizia ci ha tolto anni di vita rivelando la classifica finale di Masterchef. Per gentaccia come me è roba da non dormirci la notte, depressioni da terapia intensiva.
Col pretesto di svelare un’irregolarità (la presunta collaborazione di un concorrente con un ristorante, peraltro poi smentita), Mediaset ha azzerato la suspance di Sky.
Una trasmissione che da sempre si batte per la trasparenza e l’onestà, è caduta dal trono della correttezza con un incauto tiro mancino. Come se per denunciare un’irregolarità, occorresse rivelare per forza il finale di stagione.
Le beghe tra le varie emittenti e le lotte per gli ascolti sono vecchie quanto la tv. All’inizio degli anni ‘90 nel Costanzo Show, il sornione Maurizio svelò in anticipo il finale della Piovra 3 e la morte del commissario Cattani. Dicono l’avesse fatto per abbassare l’audience della rete concorrente.
A farne le spese è sempre il rispetto verso lo spettatore-consumatore: illuso, ingannato, usato.
Da oggi guarderò solo cartoni. Almeno Homer Simpson, uscendo da una proiezione de “Il ritorno dello Jedi”, passando accanto alla fila di spettatori in entrata lasciava un minimo dubbio: “Chi si immaginava che Luke Skywalker fosse il figlio di Dart coso?”