“Si prega Grillo e M5S di scendere dal carro del vincitore in quanto Syriza è un partito dichiaratamente di estrema sinistra (postideologico un par de ciufoli) inoltre in Europa te lo vedi davanti perché sta seduto dall’altra parte, tu accanto c’hai Farage”
(commento spassionato di un utente sul web)
Come volevasi dimostrare, la vittoria della sinistra radicale greca contro la cosiddetta Troika fa applaudire tutti i flottanti euroscettici d’Italia, prontissimi a cavalcare qualsiasi onda, senza badare troppo al colore o alla direzione. Allora tutti con Tsipras, chiunque esso sia.
Meloni: “il risultato delle elezioni in Grecia racconta il fallimento delle politiche della Troika e la voglia di libertà che arriva dai popoli europei”. Salvini: “un bello schiaffone all’Unione Sovietica Europea dell’Euro, della disoccupazione e delle banche. Adesso tocca a noi”. Anche Grillo, dopo averne detto peste e corna, ora riabilita il modello Tsipras.
Se la vittoria di Tsipras sia un bene oppure un male, è presto per dirlo. Le inevitabili ripercussioni in Italia e in Europa arriveranno nei prossimi mesi. Nel frattempo, un po’ di silenzio e di coerenza non guasterebbero.