Vergogna olimpica


Come nelle Olimpiadi sono incoronati non i più belli e i più forti,
ma quelli che partecipano alla gara, e tra di essi infatti vi sono i vincitori,
così nella vita chi agisce giustamente diviene partecipe del bello e del buono

(Aristotele, Etica Nicomachea)

Bisogna proprio avere la faccia simile ai glutei per chiedere l’assegnazione delle olimpiadi a Roma. La capitale mondiale della mafia in appalti, numero uno nell’associazione criminale dei lavori pubblici, che chiede la concessione del business dei giochi olimpici. Come se la Colombia rivendicasse il diritto mondiale al recupero dei tossicodipendenti, o come se la Birmania chiedesse mandato per riscrivere la Dichiarazione Universale de Diritti Umani.

A parte che non capisco come si possa sperare di risultare credibili, ma almeno un briciolo di dignità ed umiltà forse non guasterebbe. Boh… si son mangiati anche la vergogna.

  1. #1 by andrea at 6 gennaio 2015

    E se fosse l’ultima occasione??

(non verrà pubblicata)

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