Numanamente


“Il mare e la vita hanno molto in comune. Rilassati.
Lasciati andare. Abbi fiducia nel fatto che resterai a galla, e ci starai.
Se invece opponi resistenza, pensando che finirai sul fondo , ci andrai davvero.
La scelta spetta solo a te”

(M. Grad, La principessa che credeva nelle favole)

Adoro il mare di Numana perché non c’entra nulla con la concezione lombardo-veneta del termine “Adriatico”. Niente sabbia polverosa, niente fondali sconfinati di cinquanta centimetri, niente acqua putrida. Nessun assembramento di bambocci rumorosi in cerca di discoteche, né code di marmocchi davanti ai lunapark. Soprattutto quiete.

L’aspetto più piacevole delle Marche è però il cibo. Sarà per il tempo poco clemente, ma la nostra settimana d’inizio settembre nelle terre del Conero sarà ricordata soprattutto per le scorribande gastronomiche. Qui si mangia bene ovunque. Nel centro di Numana meritano menzione Alvaro e La Torre.

E poi è stata la prima vacanza al mare in tre. Mica male.

Numana

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