Da Volta in Movimento a Volta in stallo


“Le risposte sono sempre limitate, provvisorie, insoddisfacenti.
Le domande invece sono il vero motore dell’attività mentale
un uomo che non si pone domande, o che si contenta delle risposte, non va molto lontano”.
(P. Angela, Da zero a tre anni)

Userò un eufemismo: la serata di confronto fra i tre candidati sindaci è stata deludente. Apprezzo sinceramente lo sforzo del gruppo “Volta in Movimento” di offrire un dibattito e una presentazione delle tre candidature, ma il proposito è miseramente fallito.

A parte il comprensibile tentativo di fare propaganda al Movimento Cinque Stelle, ed alla sua costola Volta in Movimento, a cosa è servito tutto il resto?

Cominciamo dal moderatore, illustrissimo presidente di non ricordo quale ente, arrivato da chissà dove, che pone una sola domanda ai candidati: “allora, avete quindici minuti per raccontare il vostro programma”. Però! Che domandona scomoda! Mio padre, che è di Volta, parla poco e ha come unico interesse le bocce, avrebbe trovato qualcosa di più interessante da chiedere.

In verità, la domanda da fare ai candidati era essenzialmente una:

1-      Dottor Adami, al di là delle inchieste che seguiranno il loro corso, almeno politicamente non le crea imbarazzo ricandidarsi senza aver prima risolto i suoi problemi con la giustizia? Non era meglio appoggiare qualcun altro, in attesa di risolvere ogni questione?

2-      Caro Bertaiola, sulla sua testa pende una causa di ineleggibilità. Rebus sic stantibus, lei non può fare il sindaco perché è ineleggibile. Ci manca qualche informazione, oppure ha qualche asso nella manica? Come pensa di sciogliere questo nodo all’indomani del voto?

3-      Ingegner Morandini, se vince lei, a chi affiderà la delega all’Urbanistica ed ai Lavori Pubblici? A se stesso? Lo sa che l’articolo 78 del Testo Unico per gli enti Locali recita che “I componenti la giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato”?

Tutto qua, bastava chiedere queste cose e i cittadini sarebbero rimasti soddisfatti.

Si dirà: “potevi chiederle tu”. È vero, potevo farlo. Io però non ho avuto la presunzione di organizzare un dibattito aperto ed utile, inoltre nel mio piccolo so già per chi votare.

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