Vacanze differenziate


“…Lurido, soffiati il naso col pettine,
 Everest, sei la mia vetta incredibile”

(E. Jannacci – Silvano)

Il mese scorso un gruppo di solerti cittadini della frazione Bezzetti ha ripulito il borgo dalla monnezza abbandonata da altrettanti cittadini, certamente meno solerti. Bella iniziativa, che da un lato fa onore al loro senso civico e dall’altro evidenzia i gravi limiti dell’idiozia umana. Come sia possibile che nel 2014 qualcuno abbandoni ancora sacchi di pattume tra campi e colline, rimane un mistero irrisolto.

In base alla nota teoria della relatività, la soglia di tolleranza ai rifiuti varia in funzione del luogo in cui ci si trova: vedere un sacco di spazzatura alla periferia di Mestre è ben diverso che calpestarla sulla Tofana di Rozes.

Paese che vai, sporcizia che trovi. E di rifiuti sulle montagne pare ce ne siano un bel po’. Sull’Everest, il Ministero del Turismo nepalese ha imposto che ogni membro delle spedizioni si porti a valle almeno otto chilogrammi di spazzatura (oltre alla propria immondizia). Sull’Himalaia come ai Bezzetti.

difficile-smaltimento

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