Archive for marzo 2014

Circonciso tra noi

“La circoncisione è un marchio di distinzione di razze”

(P. Mantegazza)

Mi hanno detto che tutti questi resoconti dei consigli comunali sono un po’ una palla. Tranquilli, tra poche settimane scade il mio mandato elettorale e con lui anche i racconti fantasy delle sedute consiliari.

D’altronde c’è rimasto poco altro: ormai viaggio a rilento e anche parlare di Renzi mi fa venire prurito. Lo spunto di oggi è un breve appunto di Gramellini. Potremmo scrivere ore facendo i parallelismi con i politici locali, ma preferisco lasciare il suo articoletto incorrotto. Assaporatelo così com’è.

Aula di Montecitorio, tempio della Repubblica. Si alza a parlare il deputato Davide Tripiedi: «Sarò breve e circonciso» esordisce, e l’ex cronista sportivo che è in me sente l’eco mai spenta di certe interviste giovanili a Trapattoni: «Ragazzo, ti racconto tutto ma mi raccomando: che resti circonciso tra noi». Intorno all’onorevole oratore scoppiettano risatine. Quand’ecco intervenire dal pulpito il vicepresidente della Camera in persona, Simone Baldelli, nei panni dell’autorevole correttore: «Coinciso!» sogghigna saccente. «Circonciso è un’altra cosa». Se è per questo, anche «coinciso»: participio passato del verbo coincidere.  

 Non ha importanza a quali gruppi appartengano i due fenomeni (Cinquestelle e Forza Italia: che resti circonciso tra noi). Più istruttive le loro biografie ufficiali. Tripiedi è un idraulico con la licenza media, mentre Baldelli è laureato, ha scritto una «Guida ai misteri della Camera» sottilmente autobiografica e nutre una spiccata passione per la pittura, la fotografia, la musica e lo sport, insomma per qualsiasi cosa che non sia la grammatica. Il suo errore è più fastidioso perché intendeva correggerne un altro: ha l’aggravante della presunzione. Ma sarebbe ipocrita continuare a scandalizzarsi per l’ignoranza dei nuovi politici, perfettamente in linea con il livello medio della popolazione. Da tempo abbiamo smesso di pretenderli migliori di noi. Le persone preparate esistono ancora, ma non si candidano: hanno di meno peggio da fare. 

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XXXX° Consiglio (17 marzo 2014)

“La mancanza di pensiero −
l’incurante superficialità o la confusione senza speranza
o la ripetizione compiacente di «verità» diventate vuote e trite −
mi sembra tra le principali caratteristiche del nostro tempo”.

(H. Arendt, La condizione umana)

La seduta, con nove voti favorevoli ed un astenuto, ha decretato l’accertamento definitivo della causa di incompatibilità per i consiglieri di Minoranza.

È stata letta la controdeduzione presentata dall’Opposizione, in cui si sostiene che le presunte espressioni diffamatorie rientrino nell’esercizio delle funzioni del mandato consiliare. La lettura di due pareri legali però non concorda con questa tesi. Gli avvocati interpellati sostengono di fatto che la presunta diffamazione non possa mai rientrare nell’esercizio delle funzioni di consigliere.

Io non ho alcun titolo per trattare argomenti così complessi, ma da quel poco che ho letto, la giurisprudenza distingue il diritto di cronaca e di critica dalla diffamazione, richiedendo che i fatti narrati o criticati corrispondano a verità e che vengano esposti in modo corretto e sereno.

La questione, non fosse altro che per il fatto che coinvolge singole persone, è troppo delicata per essere banalizzata. Mi dispiace che qualcuno si sia lanciato nell’interpretazione del pensiero, commentando i sentimenti dei singoli consiglieri sui social network. Ma ci sta, è un processo alle intenzioni che rientra nel gioco delle parti. Dispiace ancor di più che si evochi il complotto ad escludendum, senza neppure considerare che forse proprio per merito di qualcuno questo provvedimento è stato deciso solo a fine mandato, quando sono praticamente esaurite le sedute del Consiglio.

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XXXIX° Consiglio (11 marzo 2014)

Consiglio sostanzioso che ha visto innanzitutto l’adeguamento del Regolamento Iuc (Tasi + Imu) alle disposizioni della Legge di Stabilità. Legge che implica nuove esenzioni e nuove modalità di rimborso. Contemporaneamente sono state approvate le aliquote Iuc, le cui scadenze di pagamento saranno il 16/06 ed il 16/12: l’abitazione principale avrà l’Imu a 0 e la Tasi allo 0.1%.

È stato approvato il regolamento per il corrispettivo rifiuti. Attualmente la differenziata nel nostro Comune si attesta ad oltre l’80%. Le scadenze per il pagamento saranno 31/5 e 31/10. Sull’argomento è stato approvato il Piano Finanziario per i costi del servizio 2014, che ammonta a 839.000 euro, di cui 66.000 per l’acquisto dei kit di smaltimento (bidoncini).

All’odg del Consiglio anche l’approvazione dell’elenco delle opere pubbliche per il triennio 2014-2016. Grandi polemiche sul fatto che è stata inserita tra le opere una struttura sportiva polivalente, da realizzare nei pressi del plesso scolastico (attuale campetto delle medie). La Minoranza ha criticato l’imponderatezza di inserire l’opera già nel 2014, dal momento che migliaia di altri comuni parteciperanno al bando. Menabeni ha difeso la scelta di partecipare con forza al bando e, conseguentemente, di inserire la struttura nel piano delle opere.

Approvato anche il bilancio di previsione 2014.

È stata infine costituita la “azienda speciale Volta Servizi”, finalizzata all’istituzione della nuova farmacia. L’azienda non è soggetta ai vincoli del Patto di Stabilità, ha propria autonomia giuridica benché risulti partecipata al 100% dal Comune. L’obiettivo è quello di insediarla in Piazza Cantarana.

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La legge del contrabbasso

“Ma se batte forte il cuore…
e un infarto”

(Cochi e Renato – È l’amore)

Tutte le volte che vedo Cochi e Renato, che siano in teatro oppure in televisione, non posso fare a meno di pensare due cose. La prima è che fanno sempre le stesse identiche gag, da quarant’anni a questa parte. La seconda è che mi fanno ridere come se fosse la prima volta che li sento. Io so già la battuta che arriverà dopo, ma rido lo stesso.

Di tutto il repertorio, una delle gag migliori è quella del contrabbasso e del violoncello, che introduce la canzone “è l’amore”. C’è una legge non scritta, secondo la quale appena Renato prende il contrabbasso io scoppio a ridere.

Per chi non sapesse di cosa parlo: http://www.youtube.com/watch?v=ieQon-ego0o

Grazie a Gianluca, che ha fatto una foto migliore della mia.

C&R

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XXXVIII° Consiglio (3 marzo 2014)

Il burattinaio ha poche ore ancora da giocarsi
la faccia è stanca e i fili solo in parte tesi
il vaccino ha funzionato
la commedia è debellata
tutti a casa finalmente
”.

(M. Gatto)

 Consiglio per ratificare le dimissioni dell’Assessore Turrina e del Consigliere Anselmi.

Polemiche sulla prima delle due dimissioni. Bertaiola ha accusato il sindaco di una gestione autoritaria e i consiglieri di non essere liberi di manifestare il proprio dissenso. “A parte un’astensione di Baù sul regolamento comunale” – ha detto – “non si è mai visto un voto diverso da quello espresso dalla Maggioranza”. Sarebbe il teorema del sindaco burattinaio, che tira abilmente i fili di tutte le sue marionette. Pensiero offensivo, per usare un eufemismo.

Ho replicato che personalmente ho votato diverse volte in disaccordo con la Maggioranza (ad esempio contro i debiti fuori bilancio e contro il nuovo Regolamento del Consiglio Comunale) e che il mio dissenso non si è esaurito con una sola astensione: basta consultare i verbali. In ogni caso la libertà di pensiero è conclamata. Da noi consiglieri di maggioranza possono assistere alle giunte ed esprimere il proprio parere, non credo che ciò accadesse nelle scorse legislature.

Sarebbe interessante invece indagare la democrazia all’interno della Minoranza, dove parlano solo in due e dove chi decide l’orientamento di voto sembra farlo anche per i colleghi: mai visti votare in maniera diversa o dichiarare il voto prima che lo faccia Bertaiola.

Per la cronaca entrano nel Consiglio Marco Nolli e Consuelo Tinazzi.

burattinaio

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Vacanze differenziate

“…Lurido, soffiati il naso col pettine,
 Everest, sei la mia vetta incredibile”

(E. Jannacci – Silvano)

Il mese scorso un gruppo di solerti cittadini della frazione Bezzetti ha ripulito il borgo dalla monnezza abbandonata da altrettanti cittadini, certamente meno solerti. Bella iniziativa, che da un lato fa onore al loro senso civico e dall’altro evidenzia i gravi limiti dell’idiozia umana. Come sia possibile che nel 2014 qualcuno abbandoni ancora sacchi di pattume tra campi e colline, rimane un mistero irrisolto.

In base alla nota teoria della relatività, la soglia di tolleranza ai rifiuti varia in funzione del luogo in cui ci si trova: vedere un sacco di spazzatura alla periferia di Mestre è ben diverso che calpestarla sulla Tofana di Rozes.

Paese che vai, sporcizia che trovi. E di rifiuti sulle montagne pare ce ne siano un bel po’. Sull’Everest, il Ministero del Turismo nepalese ha imposto che ogni membro delle spedizioni si porti a valle almeno otto chilogrammi di spazzatura (oltre alla propria immondizia). Sull’Himalaia come ai Bezzetti.

difficile-smaltimento

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