Tifosi smemorati


Se vuoi ridere guarda il video dei fan di Silvio che prima esultano perché non hanno capito la sentenza, poi restano pietrificati. Il prezzo più alto di questi ultimi vent’anni lo pagano loro: disinformati, illusi, truffati senza neanche essersene accorti. Sconfitti tanto quanto noi, che “Silvio” abbiamo dovuto subirlo, Dio sa con quanto scorno, quanta infelice impotenza; ma è tutta loro, solo loro l’aggravante di non avere nemmeno capito che cosa è capitato, chi ha fatto che cosa, come quando si è bambini e ti portano per mano, e non ti dicono dove. Bambini e bambine di trenta, cinquanta, settant’anni, abitanti di un Paese immaturo, con i loro cartelli tifosi, lo sguardo perso…”

(M. Serra, L’Amaca del 03/08/2013)

È con un certo disappunto che, da milanista, mi sono scoperto “solidale” con Berlusconi. Il sito ufficiale dell’AC Milan esprime infatti sostegno al Presidente, dopo la conferma in Cassazione dei quattro anni per frode fiscale. Berlusconi, mica bruscolini. Il virgolettato mette i brividi: “Oggi come sempre, oggi più che mai: i Milanisti sono al fianco del presidente Berlusconi. Quante volte è stato lui a dare la carica alla creatura che ama di più. Questa volta, se serve, saranno il Milan e i Milanisti a ricambiare. Oggi quindi non solo grazie Presidente ma soprattutto, forza Presidente!”.

Al di là che è sempre antipatico fare i proclami per conto terzi (a me nessuno ha chiesto se, da milanista, approvavo il comunicato del sito), la tesi in voga ultimamente è quella del complotto e della persecuzione.

Cinquanta processi a suo carico, una sola condanna definitiva. Detto così sembrerebbe effettivamente un accanimento giudiziario. Ma gli italiani hanno la memoria molto corta e sono come gli ignavi dell’Inferno dantesco, che non sapendo scegliere tra il bene e il male, devono essere continuamente punzecchiati da vespe e mosconi.

Una sola condanna definitiva, ma tante prescrizioni (per corruzione giudiziaria, falso in bilancio, appropriazione indebita, finanziamenti illeciti) e diversi reati cancellati per amnistia. Senza contare che alcuni processi sono ancora in corso: ad esempio la condanna per concussione e prostituzione minorile non è ancora passata in giudicato.

A tutta questa lista di immacolate vicende si aggiunge un dettaglio sovente indolentemente dimenticato: il fatto, cioè, che durante il suo ventennio molti reati sono stati depenalizzati e molte modifiche alle leggi hanno impedito di evidenziare fattispecie di reato già commesse. È il caso della legge sulle rogatorie internazionali, della depenalizzazione del falso in bilancio, del Lodo Schifani e del Lodo Alfano, del segreto di Stato su Villa Certosa, della riduzione dei tempi di prescrizione, del legittimo impedimento e  di molte altre porcate ancora. Senza tutta questa operosità legislativa, come sarebbe andata?

Qualcuno diceva che il metodo più sicuro per non finire in carcere sarebbe quello di non commettere reati. Eh… troppo facile, il tifoso non capirebbe.

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