Facebluff


Come ogni capodanno, cerco di trattenere i conati di vomito. Non tanto per i bagordi e le gozzoviglie (ormai sempre più rari) del cenone e dei suoi strascichi, ma per gli auguri impersonali, retorici e angoscianti che inevitabilmente giungono un po’ da tutti. In questo panorama, Facebook spadroneggia alla grande, con immagini e frasucole che meriterebbero di entrare nel collezionismo più morboso. Inutile dire che scagliarsi contro il mezzo, o contro chi lo frequenta, è sbagliato in partenza. Facebook è innanzitutto quantità, immondizia, carriolate di materiale inerte e inutile. Chi ci entra lo sa bene. Mi ricorda quando da piccolo andavo con mio padre al Trovatutto di San Biagio: lui cercava materiale per la pesca, ma io sapevo che c’erano anche i giocattoli. Si chiamava Trovatutto anche per quello, perché entravi per cercare qualcosa e uscivi con tutt’altro. Facebook è così.

Non potendomi dunque lamentare per gli auguri sbrodolanti e seriali, nei giorni scorsi mi sono limitato a scovare una bufala. Da uno dei contatti mi arriva l’ennesima lamentela demagogica sui politici mangioni. Eccola.

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Mi salta subito all’occhio una cacofonia di numeri. 257 voti favorevoli più 165 voti astenuti farebbero un totale di 422 senatori. Ma i senatori sono 315. Vado sul sito del Senato e nell’elenco dei Senatori, non c’è alcun Cirenga. La bufala è servita.

È sufficiente cercare su google il fantomatico disegno di legge Cirenga per capire che il bluff è già stato scovato da gente più veloce e più sveglia di me.

Queste robe non le sopporto, dunque il mio è un augurio di moralità: evitate di inoltrare appelli falsi, belli da leggere, appetibili da condividere, ma pur sempre infondati. Al giorno d’oggi basta pochissimo per verificare la fondatezza di una notizia, ma ancora meno per propagare idiozie. Un po’ più di buonsenso. E Buon 2013!

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