Quel giornalaccio della Gazzetta di Mantova, e lo dico in tono affettuoso perché seppur la reputi un quotidiano mediocre spesso la leggo, ieri ha messo in prima pagina un titolo esplosivo:
Sì: “due pronti soccorsi”. Ma è giusto scritto così? O si dice “due pronto soccorso”? Oppure “due pronto soccorsi”?
La regola professa che nomi composti da un aggettivo (es. pronto) e da un sostantivo (es. soccorso) il più delle volte formano il plurale come fossero nomi semplici, cambiando cioè solo la desinenza del secondo elemento: biancospino/biancospini; francobollo/francobolli. Ovviamente esistono molte eccezioni a questa regola: ad esempio bassifondi, mezzelune, mezzibusti… e tanti altri. Secondo questa regola dunque, dovremmo dire “i pronto soccorsi”.
I dizionari Treccani, Zingarelli e Devoto-Oli, lasciando intendere che derivi dall’accorciamento di “posto di pronto soccorso”, preferiscono dire “i pronto soccorso” perché si tratterebbe di un sintagma, cioè di una combinazione di due o più elementi linguistici dotata di un valore sintattico indipendente, e non di un’entrata lessicale autonoma.
Altri dizionari (es. Sabatini – Coletti) considerano “pronto soccorso” come entrata a sé stante, ma lo considerano esplicitamente come invariabile al plurale.
Uno studio dell’Accademia della Crusca sostiene che “l’orientamento della rete in generale, della stampa, e delle istituzioni in particolare, è la considerazione della forma come invariabile al plurale: i pronto soccorso o, come sempre appare nel sito ufficiale delMinistero della Salute, i Pronto Soccorso”.
In definitiva, pur nel mare magno delle mille opinioni e spiegazioni, mi sembrerebbe più corretta l’invariabilità e dunque al plurale “i pronto soccorso”.
Si può ammettere, perché grammaticalmente corretto, “i pronto soccorsi”. Ma certo è che “i pronti soccorsi” della nostra Gazzetta è sbagliato. Conferma ci arriva anche da Giorgio De Rienzo, linguista del Corriere della Sera, il quale dice che esistono dei “pronti soccorsi” cioè dei soccorsi tempestivi e dei “pronto soccorsi”, cioè dei reparti ospedalieri di rapido intervento.
Fantastico.
#1 by Gianluca at 7 dicembre 2012
Ti consiglio di farti un giro in due parchi gioco, o parco giochi o parchi giochi.
😉
#2 by Cirano at 9 dicembre 2012
“Ragazzi, se io sarei al vostro posto: studiassi, suduassi!” Citazione, parola per parola della frase con la quale un mio vecchio insegnante si trasse dall’impaccio di non riuscire a finire un esercizio alla lavagna, davanti la preside chiamato da noi studenti.
Cacciato dal capo d’istituto, non escludo si sia buttato in politicia, lì va bene tutto!