Amicizia che fu


Nel febbraio 2006 il Lele mi inviò un passo de “Il sopravvissuto” di Antonio Scurati. Lo pubblicai sul blog*, con l’obiettivo di intavolare un dibattito sull’amicizia. Oggi ne ripropongo una parte, perché mi piace pensare al Lele e alla sua amicizia, ora come allora. Non nostalgia, ma semplicemente un ricordo attraverso un brano che in qualche modo aveva fatto suo.

L’amicizia è un dato esistenziale, si diceva Andrea. Non un’affinità elettiva, non una scelta deliberata, non il piacere della conversazione, non un invito a cena. A due esseri umani è dato, per puro caso, di nascere in uno stesso angolo di mondo, di frequentare la medesima scuola, di inciampare uno nell’altro e di fare un pezzo di strada assieme prima che la chimica ormonale completi i propri esperimenti con il corpo puberale. Ed eccoli testimoni uno dell’altro per il resto dei loro giorni. Tutto qui il senso inesauribile di quella parola: amicizia.

Ecco, per il Lele “amicizia” era anche questo. Quanto sarebbe bello poterne parlare ancora con lui.


*La versione integrale del post del 2006 è disponibile qui:
http://www.silviobau.it/2006/02/14/la-vera-amicizia-nasce-dalla-giovinezza-condivisa/
  1. #1 by paio at 26 settembre 2012

    Quel libro l’aveva prestato anche a me, credo proprio nello stesso periodo (e non gliel’ho mai restituito).
    Per me è un brutto libro ma quel passo sull’amicizia risalta decisamente e mi aveva colpito; sono sicuro che il Lele lo distribuiva proprio con quello scopo.
    L’era ‘n cancher: ogni tanto ti spiazzava così e non ti dava mai le soluzioni.

  2. #2 by paolo at 26 settembre 2012

    invece di star qua a pipolare sulle tastiere, bevetevi un rosso d’ordinanza…

  3. #3 by Dicono at 26 settembre 2012

    Non conosco il libro nè l’autore, ma questo passo è veramente bello. Ciao Lele.

(non verrà pubblicata)

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