Archive for agosto 2012

Da Pirlo a pirla

“Il bello del rigore a cucchiaio è che se lo segni sei Pirlo,
se lo sbagli sei un pirla”

(M. Mari, in un recente post su Facebook)

Dice bene il Michele Mari. Ultimamente è di moda il “cucchiaio”, capace di emozionare in modi diversi il pubblico che assiste alla suspense del rigore. Come quello gelido e vincente di Pirlo o come quello clamorosamente goffo di Maicosuel, pochi giorni fa ad Udine.

Pochi sanno però che la regola del calcio di rigore, oltre al tiro diretto in porta, ammette anche il passaggio in avanti ad un compagno di squadra. Non se ne vedono mai, perché un’esecuzione del genere implica una grossa sincronia.

Però ne ho scovato uno eccezionale, che merita di essere rivisto anche a distanza di trent’anni.

1982, la partita è Ajax – Helmond Sport, del campionato olandese. Il grande Cruyff è sul dischetto pronto a calciare il rigore. Invece di tirare direttamente in porta, passa la palla all’accorrente Jesper Olsen che attira verso di sé il portiere dell’Helmond liberando lo specchio della porta. Olsen restituisce il pallone a Cruyff, che segna a porta vuota. Guardate qua:

incredibile-rigore-a-due-video.html

Nessun commento

A spasso sul Brenta

“Quanto monotona sarebbe la faccia della terra senza le montagne”

(I. Kant)

Altra bella gita, stavolta nel comprensorio delle Dolomiti di Brenta. Partenza da Andalo, dal maso Pegorar (1050mt) e arrivo alla Malga Spora (1854 mt). Il percorso si snoda tra un ripido bosco di larici secolari, una cengia esposta e panoramica e dei pascoli pianeggianti. Un’ottima escursione di media difficoltà, in luoghi non troppo frequentati.

Plauso alla mia assortita compagine che ha superato brillantemente la prova.

Convivio a Malga Spora

3 Commenti

Sonno di una notte di mezza estate

“Svegliare una persona quando non è necessario non dovrebbe essere considerato un reato capitale.
La prima volta, voglio dire”

(R. A. Heinlein – Lazarus Long l’Immortale)

A Volta Mantovana, in agosto, le temperature notturne sono poco clementi. Non ci sarà l’umidità di Comacchio, ma vi assicuro che è faticoso prendere sonno la notte. Se poi si dorme al secondo piano in “centro”, la vita è ancora più dura che nelle fresche taverne d’aperta campagna. Essendo poco più d’un villaggio poi, di notte le zanzare mordono e i cani abbaiano. Talvolta i cani mordono e le zanzare abbaiano, ma fa poca differenza.

Oltre al caldo però, le notti voltesi sono disturbate da un altro simpatico animale del buio: l’ambulanza.

Ogni notte, meglio se tra le 2.00 e le 3.00, da Sassello passa un’ambulanza a sirene spiegate. Le sirene sono spiegate, ma bisognerebbe spiegare anche a chi guida che alle 3 di notte in una via a senso unico, la necessità della sirena è praticamente nulla.

L’altra sera mi sono alzato (perché io la sento quando è ancora in Piazza Italia, dunque faccio in tempo ad alzarmi, guardarmi dieci minuti di “Un giorno in pretura”, mettermi il tight, pettinarmi e poi affacciarmi alla finestra coi pop corn) e l’ho guardata. Scendeva ai 15-16 km/orari e le ruote giravano più lente del lampeggiante.

Ora, delle due l’una: o la corsa era urgente, ma non mi spiego l’imbarazzante pigrizia della vettura (povero passeggero, sarà morto); oppure la corsa non era affatto impellente e dunque la sirena serviva solo a svegliare i pochi che riescono ancora a riposare.

Chi sa parli. Mentre chi può, continui a dormire.

2 Commenti

Olandesi volanti

Sono un giocatore normale che ogni tanto fa cose eccezionali
(L’olandese M. Van Basten)

Nonostante l’asfissiante calura d’agosto, il vicino Baldo ha permesso ai miei cugini olandesi di conoscere la gioia della ferrata.

Partenza all’alba in direzione Avio, per la nota via Gerardo Sega. Avvicinamento lunghissimo e impegnativo che rende la meta poco ambita e poco affollata. Elena ed Erik salgono col piglio deciso di chi vuole conquistare la vetta. Nessuna insicurezza, tanta attenzione.

Alla fine “l’anello” che ci porta alla cascata Preafessa, al percorso ferrato e alla Madonna della Neve, dura sei ore e mezza: un’infinità, ma tanta soddisfazione per questa “prima volta”.

Gli olandesi appaiono soddisfatti del battesimo e rilanciano la sfida alle Bocchette per il prossimo anno. È un augurio che raccolgo volentieri. Bravi.

Olandesi sullo scalone iniziale

1 commento

Buona forchetta – La Fragoletta

Uno dei migliori localini della città. Ci sono stato svariate volte, ma la recensione riguarda l’ultima cena, pagata per la scommessa persa da Rodeo.

Ambiente curato, da mantovabene ma non troppo. Piatti della tradizione mantovana, ma non solo. Ricette creative e ingredienti di prim’ordine. Quasi tutto buonissimo, anche se i piatti sono sempre gli stessi… Spiccano i bigoli al guanciale e aceto balsamico, i ravioli alle melanzane, menta e basilico, il carpaccio di manzo, la tagliata d’angus, le selezioni di formaggi. Buoni anche i dolci. Tante le etichette dei vini, soprattutto locali.

Antipasto, primo, secondo, acqua, Falcone della Prendina, dolce, amaro: 40 euro.

Voto: 7.5

Osteria La Fragoletta – Piazza Arche 5,  Mantova

Nessun commento

Elbachiara

“Ma cosa fate, state pescando?
No! Sto giocando al tiro alla fune con quelli dell’isola d’Elba!”

(G. Panariello – Bagnomaria)

Il bello dell’Elba sono sicuramente le spiagge. Cavoli (che non è una casta esclamazione), Biòdola (che non è un tipo di foraggio), Fetovaia, Pomonte, Paolina, Galenzana, Sansone… sono per citarne alcune. Sabbia, sassi, scogli: all’Elba c’è tutto. Anche il mare.

L’acqua è limpidissima ed è un piacere fare il bagno. E poi si mangia divinamente. Su tutti, va annotata l’Osteria del Noce a Marciana Alta. Il paesello a 400mt d’altitudine è semplicemente fantastico e questo locale cucina in modo ottimo il pesce, con ricette innovative come il il tonno con pinoli, cannella e cipolla rossa.

Ringraziamo pubblicamente Annalisa e Federico per la generosa ospitalità.

Prima di cena

 

Nessun commento