Archive for novembre 2011
Buona Forchetta – Corte Paiolo
Posted by Giullare in Buona Forchetta on 28 novembre 2011
È una corte di campagna a Stradella, a pochi chilometri dalla città. L’edificio che una volta ospitava un fienile è stato ristrutturato con poco gusto. L’ampio salone è funzionale ma poco accogliente: finestre in ferro che sembrano appartenere ad un centro commerciale, stufa a pellet al posto di un ampio camino, mobilia in arte povera invece di arredi contadini dell’epoca. Non si mangia male, ma non si esce neppure col bigliettino in tasca per ritornarci a tutti i costi. Buoni i ravioli con ripieno di patate ed i primi in genere, anche se si abbonda di panna (circostanza mai positiva). La tagliata sembra più un roastbeef e non lascia il segno. Scelta un po’ limitata nei vini. Non me ne frega niente, ma è apprezzabile che ci sia un menù dedicato ai celiaci. Per primo, secondo e dolce si riesce a stare nei 20€ o poco più.
Voto: 6
Agriturismo Corte Paiolo – Via Galeotto 4, Bigarello (Mn)
James Bund
(G. Piovene, scrittore e giornalista)
L’ultima asta dei titoli di stato tedeschi, i cosiddetti bund, è stata un flop. Sintomo, ci dicono gli analisti e i banalisti, che la crisi economica sta arrivando di gran carriera anche nelle lande teutoniche.
Non se ne può più dei super esperti di finanza, di quelli che danno elegante sfoggio di paroloni copiati da altri, che a loro volta hanno copiato da altri ancora. E questa crescente sensazione di fastidio avrà effetti collaterali anche sulla memoria collettiva.
Sì, perché “Bond” per me è sempre stata una parola associata alla faccia di Sean Connery, non certo all’immagine di un titolo obbligazionario. Dicevano “bond” e io pensavo allo smoking, al colpo di pistola che macchiava di sangue la sigla d’inizio di 007. Ora non è più così.
Ora penso ai film di James Bund, oppure a frasi come “il mio nome è Bond, Euro-Bond”. Aiuto.
Auguri professore
(S. Orlando – Auguri Professore)
Non è passato nemmeno un mese da quell’apostrofe a Gheddafi “sic transit gloria mundi”, che Berlusconi si ritrova col culo per terra: sic transit gloria a Monti.
Arriva il professore, cioè la miglior cosa che poteva capitarci. Ottimismo sì, ma anche attesa prima del giudizio. L’ottimo Stella ha già definito il primo metro per misurare se Monti ed il suo governo tecnico saranno utili, oppure no.
“Scelga di chiamarsi fuori da quelle posizioni di rendita, spalanchi le finestre, imponga la massima trasparenza, mostri ai cittadini tagli veri a una politica ingorda che in trent’anni ha moltiplicato per 41 volte i costi degli affitti di Montecitorio, punti su uomini che, non cercando consensi elettorali, sgobbino dove devono sgobbare e non passino le giornate (i dati sono dell’Osservatorio di Pavia) andando in tre anni 38 volte a Porta a Porta e spostandosi come trottole da un convegno a una inaugurazione, da un meeting a una sagra della zucca, della castagna o del peperoncino. Se la giochi fino in fondo. E vedrà che, rovesciando tutto, forse avrà più possibilità che non rovescino lui“.
Auguri professore.
Buona Forchetta – Eliodoro
Posted by Giullare in Buona Forchetta on 8 novembre 2011
(S. Berlusconi – venerdì 4 novembre 2011)
Se i ristoranti sono pieni, non rimane che rifugiarsi nelle case. Questo agriturismo si trova in una vera e propria abitazione. Sul serio: si entra in una casa privata e ci si accomoda in uno dei quindici coperti allestiti nel salotto. A fianco, la cucina privata dove la signora Paola preparare la cena a tutti quanti. Il menù è fisso ed è scelto al momento della prenotazione. Si mangia discretamente, anche se l’atmosfera è un po’ troppo casalinga: ci si aspetta che prima del dolce arrivino i bambini in pigiama a dare la “buonanotte”. Antipasto, due primi, un secondo e cabernet Ricchi: 33€. Un po’ troppo, perchè se il menù non è alla carta la cucina è avvantaggiata.
Voto: 5
Agriturismo Eliodoro – Corte Cornalino, Roverbella (Mn)
Utilità del Servizio Pubblico
Non ho avuto l’occasione di vedere la trasmissione di Santorio “Servizio pubblico”. Mi è giunta, però, una frase pronunciata dal conduttore.
Ma come e’ stato possibile che abbiamo scoperto solo ora di essere sull’orlo del baratro? Non lo diceva Annozero, ma il New York Times che la situazione era difficile. Eppure accendevamo i televisori e sentivano dire: ‘Stiamo meglio della Germania’ o ‘La Padania e meglio della Cina’. Una domanda che ci dobbiamo porre è quanto ci è costato scoprire così tardi la verità. Se il nostro sistema fosse stato libero, saremmo arrivati prima alla verità. Avremmo potuto cambiare il governo o costringere il governo a seguire strade diverse”.
Per me è tutta qua la sintesi della critica al sistema d’informazione in Italia. In queste poche righe si spiega lucidamente perché le cose non possono continuare ad andare come stanno andando. Il resto solo solo chiacchiere inutili.