Nel nome del padre e del figlio e…


“Prendi tuo figlio, Isacco, va nel territorio di Moria
e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò”

(Genesi – 22, 2)

Nella vicenda MediaTrade non dev’essere andata proprio così. L’impressione però, è quella del padre che ha immolato il proprio figlio. Non tanto per conquistarsi i favori divini, quanto piuttosto per salvarsi le chiappe. Il rinvio a giudizio come il sacrificio sull’ara divina. In tribunale come di fronte all’altare.

La vicenda, nota, è quella della frode fiscale per i presunti fondi neri (circa 34 milioni di dollari, tollino più, tollino meno), scaturiti dall’acquisto gonfiato di diritti televisivi negli Stati Uniti. Rimane difficile credere che in questo caso il padre fosse all’oscuro, e che la spesa occulta fosse appannaggio esclusivo del figlio. Ma si sa, a volte le mancette settimanali sono  un po’ troppo generose.

Sarà interessante vedere se, come nel racconto biblico, il Creatore riconoscerà la buonafede di Abramo e rinuncerà al sacrificio di Isacco. Auguri Piersilvio.

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