Ridateci Ruggero


Lo sanno anche gli ospiti della casa di riposo “Nicolai” che gli articoli del gruppo consigliare Ingegno per Volta li scrive Ruggero. Non c’è niente di male nel ricorrere allo scribacchino, anzi… Se uno non è capace di fare una cosa, è giusto che chieda aiuto. Io ad esempio non costruirò mai un ponte da solo, né cucinerò la saint honerè senza aver prima preso lezioni di cucina, e neppure guiderò mai la motonave Andes senza aver preso la patente nautica.

Il problema è che dall’ultima lettera al direttore a firma Ingegno per Volta (pubblicata il 2 agosto sulla Gazzetta), si evince chiaramente che Ruggero è in ferie e che qualcun altro ha preso furtivamente le sue veci. Gli scritti di Ruggero, anche se poco condivisibili, sono asciutti, ordinati e ottimamente chiari. Scrive bene, e seppur macchiata da un po’ di livore, la sua ironia mi è sempre risultata gradita. Non sto scherzando, a me piacciono, mi fanno ridere davvero.

Questa lettera invece è pesantemente sciapa. Galline, P.G.T., scoperte scientifiche e NO TAV… un minestrone insipido e annacquato, che invece di mettere l’appetito spinge al digiuno. Forse l’obiettivo era fare dell’ironia, ma il colpo è uscito abbondantemente dal vaso. Gli argomenti poi… identici a quelli di due giorni fa. Repetita iuvant, potrebbero rispondermi, se solo sapessero cosa significa.

Purtroppo non ho trovato in rete la lettera per riproporla in questo spazio, e ricopiarla mi sembrava troppo. Cercatela sul giornale, merita. Contiene una specie di gioco enigmistico: due idee che gravitano in mezzo a trenta righe, senza mai congiungersi: dovete indovinare quali sono.

Un appello alla minoranza: vi prego, ridateci Ruggero. E speriamo che con la prossima lettera non dicano che l’ha rapito l’Amministrazione.

  1. #1 by Michele at 3 agosto 2011

    Giuro che ho dovuto rileggere più di una volta la seconda parte, quella su Torino, per capire che diamine volesse dire.
    E non l’ho mica ancora capito.

    E sì che il concetto di fondo non era oscuro, e non c’era bisogno di chissà quale ironia per dimostrare di aver (mezza) ragione.

  2. #2 by Cristina C. at 4 agosto 2011

    Colgo l’occasione per fare un appello: ma che fine ha fatto il progetto per l’istituzione del Parco delle Colline Moreniche? Se ricordo bene è un’idea promossa da Crosato. Se diventasse realtà basta cemento in collina e la questione sarebbe risolta. Grazie a chi mi risponderà.

(non verrà pubblicata)

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