Esperienza Stravolta


21 km di Stravolta. Nonostante il testamento olografo, opportunamente redatto alla partenza, sono degnamente sopravvissuto all’evento. In verità qualche segno di cedimento lungo la scalata al monte dell’acquedotto ce l’ho avuto, eccome! Mi è parso il Pordoi e non capirò mai se la Madonna in cima era vera o se l’ho vista solo io. Però già al 13°-14° km mi sono ripreso. Le gambe oggi stanno molto bene, la schiena un po’ meno. Se guardo il cronometro rilevo un tempo infame, ma l’importante era mantenere sempre la corsa costante, no?

È d’obbligo un pubblico ringraziamento agli organizzatori e alla Protezione Civile, perché la corsa è stata magnifica. Potrei sintetizzare “complimenti ai fratelli Tedeschi” (beninteso: Aldo e Bruno, non Hans e Wolfgang).

Bellissimo tragitto, con tanta ombra, poco asfalto, boschi e saliscendi. È la conferma che chi disegna i percorsi nel nostro circondario dovrebbe essere di Volta o avvalersi della consulenza dei Voltesi. Qualcuno lo dica a chi organizza i raduni delle vespe, visto che nell’ultima edizione il tragitto faceva pena e chiunque, improvvisando quella mattina, avrebbe scelto strade migliori.

 

Stravolti alla partenza

  1. #1 by Cristina C. at 21 giugno 2011

    Personalmente ho concesso il passaggio dei partecipanti sui campi di mia proprietà per evitare la circonvallazione e relativi pericoli.
    Chi si fermava al punto di ristoro vicino a casa mia era semplicemente stupito e meravigliato. Complimenti agli organizzatori perchè con una gara non competitiva hanno saputo valorizzare e promuovere in maniera “ecologicamente sostenibile” le nostre colline.

  2. #2 by Giullare at 22 giugno 2011

    Allora ringraziamo pubblicamente anche i proprietari dei vari campi :-)

(non verrà pubblicata)

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