L’unico punto all’ordine dl giorno è l’esame del rendiconto di gestione 2010. Non c’è molto da dire: l’anno passato si è chiuso con un avanzo di amministrazione di 957.000 euro. Una cifra enorme che i gravosi vincoli del Patto di Stabilità impediscono di utilizzare. Sui dettagli di questo bilancio consuntivo non c’è praticamente dibattito e ci si appresta a votare. Interviene invece la minoranza, introducendo un altro tema, estraneo all’ordine del giorno. Chiedono, con tono esplicito e rovente, spiegazioni per una frase contenuta nella rubrica Arena del dibattito dell’ultimo Voltapagina. Le parole dello scandalo sono apparse nell’articolo a firma del Gruppo consiliare di Maggioranza: “La precedente amministrazione aveva progettato il campo fotovoltaico solo come propaganda elettorale ed in bilancio è stato utilizzato con il solo scopo di tamponare il “buco” da loro creato per la realizzazione del PIP 4 (per intenderci la nuova zona industriale dietro Martinelli)”. Tra gli scranni dell’opposizione i toni si accendono e la polemica assume il tono della caccia alle streghe e dell’inquisizione. Si cerca il responsabile di quella parola, “buco”, così carica di irrispettosa propaganda e assolutamente lontana dalla politica della passata Amministrazione. Con calma, l’assessore Guastalla cerca di spiegare che la frase è riferita al fotovoltaico e che sintetizza l’acquisto da parte dell’amministrazione Bertaiola di tutti i terreni della zona industriale, rimasti in larga parte invenduti. Non basta, gli animi dell’opposizione non si spengono e il contraddittorio incalza. Il Sindaco, medico, si cimenta in una lectio brevis di matematica: spiega che se compri 10 terreni e poi riesci a venderne solo 2… allora la tua cassa perde un introito e si crea un mancato guadagno, un buco. Sorrido e mi compiaccio, perché al di là di ogni polemica, Voltapagina ha colpito nel segno, appiccando il fuoco della discussione politica istituzionale. Galeotto fu il giornale e chi lo scrisse. Non doma, la minoranza riprende l’assalto e parla del mancato guadagno come di “un investimento per il futuro”. Mah… il fatto vero è che i terreni in questione rimangono tuttora invenduti. In un dibattito politico si può arrivare a sostenere quasi qualsiasi tesi, si può discutere all’infinito sul significato della parola “buco”. Nel concitato susseguirsi di attacchi e difese, rimarrà ai posteri la frase pronunciata da Temperanza, che solo il sottoscritto si è annotato ravvisandovi la sintesi più completa e (maliziosamente) più colorita: “Non sarò certo io a fornirvi la definizione di “buco”…”
XIV° Consiglio (27 aprile 2011)
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