Il cesso e il bagno


“Era una casa molto carina
senza soffitto senza cucina.
Non si poteva entrarci dentro
perchè non c’era il pavimento.
Non si poteva andare a letto
perchè in quella casa non c’era il tetto.
Non si poteva fare la pipì
Perchè non c’era vasino lì”

(S. Endrigo – La casa)

Per risparmiare un po’ sui rivestimenti dei cessi, sono andato a prendermi le piastrelle direttamente a Fiorano Modenese, col Doblò di mio zio: due viaggi a Modena nello stesso giorno, compresi carichi e scarichi manuali. Il Doblò se l’è cavata col pieno; io col mal di schiena.

In uno dei due servizi metterò un vecchio mobile della nonna, debitamente ripulito, sverniciato, carteggiato, stuccato e ridipinto dal sottoscritto. Per qualche altro mobiletto invece, sarò costretto a bussare dal signor Ikea. È il destino di noi poveracci.

Il prefetto di Genova, invece, sembrerebbe aver fatto le cose un po’ meglio. Per ristrutturare l’appartamento di rappresentanza, avrebbe speso cifre inenarrabili. Si parla di 10.000 euro per il bagno turco, 9.000 per la vasca idromassaggio, 5.000 per i rivestimenti, 12.000 per un prezioso marmo verde. In totale circa 100.000 di fattura… Insomma, mandarlo a cagare significa assicurargli un vero lusso.

Affari suoi, si potrebbe obiettare. Se può spendere simili cifre, buon per lui. Peccato però che il conto l’abbia pagato il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, quindi un po’ anch’io.

A saperlo prima, facevo volentieri un giro in più a Modena.

Particolare di bagno parziale (mio, non del Prefetto)

  1. #1 by Cirano at 14 gennaio 2011

    La differenza? Tu sei un Signore che si è rifatto il bagno, lui è un “cesso”!

  2. #2 by Dicono at 24 gennaio 2011

    Molto bello il mobile!

(non verrà pubblicata)

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