Per una vita in volo, tra le nuvole


Sono come mia madre, mi affido agli stereotipi: si fa prima
(G. Clooney – Tra le nuvole)

Del lungo soggiorno a Roma, mi rimarranno nella memoria anche i percorsi arerei. Due anni, viaggiando tutte le settimane da Villafranca a Fiumicino e viceversa, non sono pochi.

Gli aeroporti, si sa, vivono di vita propria. Regole, spazi, tempi e cittadini propri. Un mondo a parte, che nei primi tempi si tende ad odiare, ma che a poco a poco si finisce per amare. Scoprire i segreti per velocizzare le manovre, osservare gli angoli più nascosti o gli stereotipi più frequenti. Diventi pian piano parte di un mondo che poco tempo prima faticavi a comprendere.

Il film che meglio abbraccia questo stile di vita, uno stile denso di adorabili pregi e invaso da complicati difetti, è “tra le nuvole” di Jason Reitman.

Un’eccellente George Clooney e un’accattivante Vera Farmiga sciorinano manie e segreti del viaggiatore, sottolineando il fascino della libertà e gli inevitabili limiti di un’esistenza senza solide radici.

Ai colleghi sempre in viaggio, o agli amici che si lamentano di una vita poco dinamica, consiglio vivamente la visione. Non è un film capolavoro, ma semplicemente un bel ritratto di un mondo parallelo a quello della vita normale. Gradevole.

E se qualcuno non avesse la disponibilità del film, io lo posso prestare con facilità.

  1. #1 by Gianluca at 11 gennaio 2011

    Sull’argomento del “volo” consiglio vivamente questo libro:
    Allacciate le cinture
    I segreti del volo raccontati da un pilota.
    di Pietro Pallini
    Edizione Einaudi.

    Questa la citazione completa dal film.

    Al controllo dell’aeroporto. George Clooney sta scegliendo quale fila prendere. Spiega alla sua nuova assistente.
    – Eccoli, asiatici.
    – Non dirai sul serio…
    – Mai accodarsi a persone che viaggiano coi bambini. Non ho mai visto un passeggino chiudersi in meno di venti minuti.
    Gli anziani sono i peggiori. Hanno le ossa piene di metallo e non sembrano apprezzare quanto poco tempo gli sia rimasto sulla terra.
    (Guardando un gruppo di arabi) E loro? Cinque parole: Selezioni Casualmente Per Ulteriori Controlli.
    Gli asiatici… sono essenziali, bagaglio leggero e hanno la fissa per i mocassini. Dio li abbia in gloria.
    – Questo è razzismo!
    – Sono come mia madre, uso gli stereotipi. Si fa prima!

(non verrà pubblicata)

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