L’altra sera una rete Rai ha trasmesso la pubblicità progresso del Governo, contro la dipendenza dal gioco: “esagera coi sogni, ma gioca responsabilemente”, o qualcosa di simile. Lo spot successivo è stato quello del sito di scommesse Bet&Win. Un po’ come quando il vecchio spot antitabagismo andava in onda dopo le interviste di Zeman.
Ormai lo stato italiano si regge (anche) sulle gabelle del gioco. Si sa: se eliminassimo i Gratta&Vinci e l’Enalotto, finiremmo peggio della Grecia. Una scelta di politica economica vecchia e discutibile, ma ormai assodata e lungi dall’essere rimessa in discussione.
Finiamola almeno con gli spot bugiardi e ammettiamo serenamente che più gente si rovina al gioco e più lo Stato fa cassa. Il gioco è una cosa seria.