Andare a votare oggi sarebbe un’idiozia. Rimandando ad un altro momento le riflessioni sulla sconvenienza del voto anticipato e sui suoi inevitabili esiti e conseguenze, mi soffermo a sottolineare una sola questione.
Con il termine di questa legislatura, decadrebbero anche le 350.000 firme raccolte dai grillini nell’ambito della campagna “Parlamento pulito”. Ricordate? Parlamento senza condannati, limite di due mandati, ripristino delle preferenze sulla scheda.
Al di là del fatto che il faldone di questa petizione giace esanime da qualche tempo, in qualche sottotetto polveroso di qualche palazzo istituzionale… con lo scioglimento delle Camere si avrebbe la morte legale di quell’iniziativa popolare. Le firme raccolte hanno infatti validità per due legislature.
Colpevolmente ignorate da ogni forza politica (mi pare che anche Di Pietro se ne sia guardato bene dal farsene pubblico paladino), potrebbero ritornare in auge solo se si aprisse un dibattito sulla modifica delle legge elettorale vigente. A quel punto, cioè con un Parlamento deciso ad intervenire in materia elettorale, le richieste del Movimento Cinque Stelle dovrebbero per forza di cose essere prese in considerazione.