Ieri, in uno spaventoso incidente trasmesso da tutti i tg, ha perso la vita il giovanissimo Tomizawa. E ovunque serpeggia la stessa domanda: “Si può morire in moto a 19 anni?” Certo che si può. Se di mestiere scegli di fare il pilota, se ogni giorno corri a 300 all’ora a cavallo di pochi chilogrammi di ferro, allora si può eccome.
Dispiace certo. Ma non facciamo troppa ipocrisia. Chi decide (o meglio, chi può permettersi di decidere) di correre in moto, deve mettere in preventivo qualche serio rischio. In cambio di questa “scommessa” il sistema offre soldi, fama e divertimento. È una scelta. Che ognuno dovrebbe fare in maniera libera e consapevole.
Insomma, sarebbe più sconcertante se una morte simile accadesse ad un impiegato del catasto o un archivista dell’Inps, no?