La notizia è che Santoro lascia la Rai. Rocambolesco epilogo di mesi di battaglie, combattuti anche e soprattutto nella sanguinosa arena della sua trasmissione. Una corrida estenuante, che ha sempre visto il Toro braccato dai toreri, ed il pubblico diviso, a tifare per l’uno o per gli altri. Parole grosse come diritto d’opinione e d’espressione, o come libertà d’informazione.
Non è stato epurato dai vertici, né dal Consiglio dei Ministri. Non è stato cacciato dal pubblico e neppure dal Cda dell’azienda. Non si è dimesso per fronteggiare attacchi personali o per chiarire accuse scomode. Più semplicemente, è stato comprato. Una buonuscita milionaria (si parla di 2,5 – 2,7 milioni) per lasciare il disturbo. Nessuna battaglia giudiziaria, nessuna congiura mortale, ma solo moneta sonante. Come si fa con i mercenari, paladini di guerre a scopo di lucro non d’ideale.
Non ho sentito la sinistra gridare allo scandalo, né chiedere spiegazioni. Solo qualche timida difesa, dell’uomo (assurto a santo), “costretto” ad accettare questa modica rescissione contrattuale. “Non ne poteva più”, lo giustificheranno poi gli ex difensori della libertà d’informazione.
La verità è che il denaro compra tutto, guerrieri, eroi e finanche i santi.
#1 by Gianluca at 20 maggio 2010
Ma te non ce la fai proprio a scrivere anche qualcosa di positivo??!!!
Qualcosa di bello??!?!
Hai letto i tuoi ultimi post???… viene da svenarsi… o da scappare in Svezia!!!
#2 by Silvio Baù at 21 maggio 2010
Ufff… che peso!