Ormai siamo assuefatti, e come tali non ci scandalizziamo nemmeno di più di fronte agli abominevoli tentativi di spazzare via quel lieve strato di polvere di giustizia che rimane. Non serve essere dei boia per accorgersi che si stanno percorrendo tutte le strade, pur di evitare processi scomodi ad imputati eccellenti. L’ultimo di questi tentativi è il ddl che sancisce la prescrizione di due anni per i processi in corso in primo grado e per reati inferiori ai dieci anni di reclusione. Si sa, non c’è neppure bisogno di specificarlo, che la norma si applicherebbe anche ai processi in corso. Ovviamente.
Vent’anni fa ci scandalizzammo, quando per la legge italiana il vecchio Priebke sembrava aver raggiunto la prescrizione per i suoi misfatti. Oggi ci sembra normale che un altro vecchio modifichi le leggi a suo vezzo e piacere, per riuscire comodamente a scavalcarle (essendo vecchio è meno agile ed ha sempre bisogno di un “sostegno”).
Come tutto ciò possa velocizzare i processi, rebus sic stantibus, rimane un audace mistero. A meno che non si accetti l’assioma: “cancellazione = velocità”.
Bocciata la strada del Lodo Alfano, per altra via evaporeranno i processi a carico del Premier per frode fiscale e per corruzione di testimone. Ma anche quelli di aggiotaggio Parmalat (chi glielo spiega a Tanzi che bastava aspettare qualche mese?) e Antonveneta, di tangenti Enipower-Enelpower, di truffa allo Stato per rimborsi falsi (vedi clinica San Carlo).
La prescrizione di due anni non si applicherà a reati come il borseggio o l’immigrazione clandestina o la truffa di un “gratta e sosta”. Woaaauh! Meno male.
#1 by Erica at 15 novembre 2009
Tutto terribilmente vero, purtroppo.
Il Lodo Alfano, per pochissimi voti, non è passato perché ritenuto incostituzionale, un dettaglio che era sfuggito a quasi metà dei parlamentari.
Ma quest’altro disegno di legge come si può definire in linea con la Costituzione?
Come si può pensare, tra le altre cose già dette, che una legge abbia effetto retroattivo?
Mi sembra assurdo.
I processi che oggi sono in corso dovrebbero essere esclusi da questa legge semplicemente perché, quando sono iniziati, la legge non era ancora in vigore. Mi sembra puro buonsenso.
E’ come dire: “Oggi viene modificato il Codice della strada abbassando i limiti di velocità, con effetto a partire da sei mesi indietro, per cui verranno riesaminate tutte le rilevazioni di velocità effettuate in tale periodo e verranno spedite a casa le eventuali multe.”
Applicare questa legge (assurda) a processi in corso, vuol dire, in molti casi, cancellare i processi stessi. Vuol dire cancellare la speranza di chi da anni aspetta che Giustizia venga fatta.
Vuol dire negare un diritto fondamentale della nostra Costituzione