Altra sfacchinata (vedi consiglio precedente) per tornare apposta da Roma e ridiscendere.
Questa volta il Consiglio era di vitale importanza per l’approvazione degli equilibri di bilancio, tassativi entro il 30 settembre. Come sempre, noi arriviamo all’ultimo minuto utile (se pöl mia!)
Sostanzialmente: occorreva effettuare una ricognizione sull’attuazione dei programmi contenuti nel bilancio di previsione e attestare che tale programmazione rispettasse gli equilibri di bilancio. Da qualche anno il Patto di Stabilità impone vincoli tassativi alle spese dei Comuni. Per questo, in passato si è provveduto a derogare agli anni successivi alcune spese che il Patto corrente non avrebbe consentito.
Per farla breve il Patto di Stabilità, rebus sic stantibus, verrebbe onorato solo con la realizzazione del fotovoltaico. Senza soffermarsi troppo nel dettaglio di questo progetto (ci ritornerò senz’altro in futuro), è opportuno dire che le entrate di questa ambiziosa realizzazione consentirebbero molte delle spese già programmate. Senza questa concretizzazione, le spese auspicate, opere pubbliche in primis, verrebbero inequivocabilmente disattese.
Attualmente il progetto attende un’approvazione in sede regionale e la sua “mancata autorizzazione” produrrebbe l’effetto di non onorare il bilancio preventivo. Da qui scaturiva la mia perplessità, brillantemente suscitata dall’ottimo Bertagna, su un voto positivo nei confronti di un equilibrio tutto sommato aleatorio. Come si può votare un equilibrio così virtuale, incerto, potenziale?
Invero, lo stesso equilibrio fu votato dalla precedente amministrazione, quando il progetto fotovoltaico era in una fase ben più embrionale di questa. Non si capisce pertanto come in questo Consiglio, Bertaiola & Co. abbiano potuto votare contro: se votarono “sì” un anno fa, perché non farlo a maggior ragione oggi? Partito preso, ovvio.
Le rassicurazioni degli assessori, Pino Adami in testa, mi hanno trasmesso una relativa fiducia sul buon esito del progetto. Non una certezza, ma discrete possibilità di riuscita. Per questo, e solo per questo, ho votato a favore.
Nella relazione redatta da Temperanza si accennava a 52000€ di crediti di sicura riscossione nei confronti del gestore rifiuti. Ho chiesto se gli eventuali insoluti (gente che non ha pagato la tassa rifiuti, altro scandalo del quale vi parlerò in futuro) potrebbero inficiare questa “sicura” riscossione. Mi ha spiegato che formalmente non è così (prima riscossione, poi eventuale versamento), ma praticamente avverrà ciò: per pagare gli insoluti, il Comune dovrà rinunciare a tutti questi crediti.
Sul piatto del Consiglio anche una variazione di bilancio, votata all’unanimità e relativa:
– all’investimento in arredo scolastico degli 11000€ risparmiati sullo stipendio degli assessori;
– alla spesa di 10000€ per pagare incarichi legali commissionati dal Comune;
– ad altre piccolissime quisquiglie.
L’ultimo punto ha riguardato lo scioglimento della convenzione tra Marcaria e Volta per la gestione associata del segretario comunale: per scelta propria, l’attuale segretario andrà in un comune più vicino a casa, quindi si dimetterà dall’incarico presso il nostro Municipio.