Inserirò sul blog anche gli articoli scritti per Voltapagina: tutto fa brodo
Dalle biografie, dai commenti e dalle testimonianze relative all’uomo Bonomi, emerge unanimemente l’immagine di un personaggio dalla caratura imponente e dal profilo altissimo. Due lauree, al tempo, costituivano un ricco capitale formativo, straordinario ed invidiabile. La sua cultura smisurata gli garantiva ampiezza di vedute e conoscenza degli argomenti. Una preparazione, dunque, tutt’altro che improvvisata ed un accesso alla vita politica italiana giustificato dal merito dell’erudizione e della preparazione. Tutt’altro a che vedere con i criteri di selezione della politica attuale, dove l’immagine si antepone alla sostanza, dove showgirl, comici e faccendieri scavalcano agilmente ricercatori, luminari della scienza e grandi umanisti. Bonomi fu al contempo politico, parlamentare, giornalista e storico, mostrando una varietà di interessi e capacità, pesantemente sconosciuta ai politici di oggi. Il suo legame con le zone natie, con le campagne e con le genti mantovane, risulta evidente in ogni suo scritto. Al contrario di molti governanti, non dimenticò mai le proprie origini, legandosi al suo territorio e decidendo a fine carriera di ritornare nei luoghi da cui era partito. Ma Bonomi fu anche altro. Fu artefice di decisioni responsabili, fautore di indirizzi politici risoluti e lungimiranti, consapevole artigiano della democrazia. Un precursore dei tempi moderni. Forse più moderno di molte marionette della scena politica corrente.
(Articolo pubblicato sull’inserto di Voltapaina n. 31)