Il primo Consiglio Comunale è andato.
Un po’ di emozione nel varcare la sala gremita di gente e raggiungere lo scranno della maggioranza. In Parlamento, deputati e senatori sono seduti di fronte al Governo: è facile capire chi siede alla destra e chi alla sinistra. Io mi ritrovo sistemato all’estrema destra del Sindaco, ma all’estrema sinistra del pubblico. Ne scaturisce un problematico dubbio esistenziale di appartenenza ideologica, che mi turberà per tutta la seduta: sono il consigliere più a destra o quello più a sinistra?
Qualche polemica da parte della minoranza, mescolata alla proclamazione degli eletti, al giuramento del Sindaco, alla nomina della Giunta e agli intenti programmatici della maggioranza. Poi tre votazioni “pro forma” per eleggere la commissione elettorale e la commissione per i giudici popolari.
Poiché questo spazio serve anche a rendere conto delle votazioni effettuate, comunico già il primo errore del mio mandato. All’unanimità abbiamo ratificato una delibera di aprile, con cui l’ex maggioranza decise il prelievo di 26.000 euro dal fondo di riserva. Nessuno mi ha spiegato (ma è evidente la mia negligenza nel reperimento delle informazioni) che tale fondo è accessibile solo in circostanze d’urgenza. I prelievi probabilmente non furono giustificati da questo requisito di necessità, ma piuttosto dal bisogno di effettuare delle spese ordinarie (eravamo in campagna elettorale). Avrei dovuto chiedere spiegazioni, avrei dovuto pretendere che fosse spiegato quale urgenza poteva giustificare tale prelievo. Mancando questo presupposto, il Consiglio avrebbe potuto addirittura negare la ratifica… con tutta una serie di guai per chi deliberò il provvedimento.
Non ho avuto questa prontezza e me ne dispiaccio.
#1 by M.P. at 29 giugno 2009
vale sempre il vecchio “sbagliando si impara!” alla prossima occasione vedrai sarai più pronto.
#2 by paio at 29 giugno 2009
io non lo considero un errore
#3 by Gianluca at 1 luglio 2009
Allora.
Secondo me sarebbe stato un “errore” di non-signorilità non approvarla.
Ma il fatto che si chiedesse spiegazioni mi sembrava invece un atto dovuto.
Come anche è giusto che il consigliere sappia quello che vota.
Poi vabbè… essendo all’inizio della tua carriera politica è un errore certamente trascurabile direi…