L’avanspettacolo dei girotondi


Tanto di capello a chi oggi è sceso in piazza per manifestare contro le ennesime nefandezze del Governo. Benché l’idea dei girotondi mi metta l’orticaria e rimandi inequivocabilmente all’universo dell’infanzia, nella puerilità delle sue pretese, chi ha manifestato merita comunque rispetto. Non tanto perché ha avuto il coraggio di esprimere un’idea, perché questo non è affatto un merito, quanto piuttosto perché ha speso tempo e danaro nell’illusione di lavorare per il bene comune.
Temo, però, che lo sforzo profuso sia completamente inutile e miseramente inefficace. I modi per cambiare un sistema politico sono altri. O si fa un golpe, ipotesi rara, eticamente discutibile, ma molte volte sposabile e auspicabile, oppure si decide nell’urna di cambiare (anche poco, quel che si può) la rotta della deriva.
Insomma, i manifestanti di oggi hanno perso tempo: imbraccino le armi, se ne hanno la forza ed il coraggio, o convincano i loro conoscenti a cambiare voto alle prossime elezioni. Con palchi, girotondi, slogan e bande musicali si va solo a fare festa.

  1. #1 by vicensa at 10 luglio 2008

    Cambiare voto alle prossime elezioni? Peccato che non c’è nulla di più antipolitico dell’attuale classe (casta) politica.

(non verrà pubblicata)

  1. Ancora nessun trackback